Mario Caruso, deputato di Scelta Civica eletto nella ripartizione estera Europa, mentre gli italiani all’estero (ovvero quelli che l’hanno mandato in Parlamento, con il proprio voto) sono alle prese con Imu, chiusura dei consolati e circoscrizione estero sempre più in bilico, è intervenuto su un tema che sorprenderà molti lettori, la morte perinatale. Che cos’è? Lo spiega lo stesso Caruso in un suo comunicato stampa: si tratta di "morti nell’ultimo trimestre di gravidanza o nei primi giorni di vita". Su questo argomento, sottolinea il deputato, è necessario "rompere il silenzio e sensibilizzare". E’ proprio "questo il senso della Giornata Mondiale della Morte Perinatale, un momento di riflessione e dibattito su un argomento così delicato".
"L’Italia ha aderito dal 2007 a questo importante progetto – spiega l’eletto all’estero – grazie all’impegno dell’associazione Ciao Lapo, operante sin dal 1983 in tutto il mondo. In Ottobre si celebra il mese della consapevolezza sulla morte infantile e sulla perdita di gravidanza. Nel nostro Paese una gravidanza su 300 si conclude con la morte del bambino prima della nascita o subito dopo e il nostro dovere dovrebbe essere quello di non lasciare soli i genitori che affrontano tale perdita".
"Con la speranza che le istituzioni accolgano l’invito ad intervenire su questa questione aperta e che i miei colleghi alla Camera, attraverso il provvedimento da me presentato, e in Senato attraverso quello del collega Aldo Di Biagio, si attivino per sensibilizzare le istituzioni al problema, invito tutti – ha concluso Caruso – ad un momento di raccoglimento su questo tema di cui si parla troppo poco".
L’argomento è davvero delicato, per carità. E non abbiamo certo nulla in contrario a parlarne, anche sulle pagine di ItaliaChiamaItalia. Tuttavia, per dovere di informazione, dobbiamo riferire la percezione dei nostri collaboratori sparsi sul territorio: gli italiani nel mondo da un eletto all’estero si aspettano prioritariamente che possa "rompere il silenzio e sensibilizzare" il governo italiano sui temi che più da vicino interessano proprio i connazionali residenti oltre confine.
Caruso, se vuole, dia pure voce ai temi al centro della Giornata Mondiale della Morte Perinatale, ma almeno si sforzi di dare anche voce ai tanti italiani all’estero che ora come mai avrebbero bisogno di farsi sentire a Roma.
Ora che la razionalizzazione dei consolati procede senza soste da parte della Farnesina, ora che quella dell’Imu continua ad essere una assurda discriminazione nei confronti degli italiani nel mondo, ora che la circoscrizione estero è sempre più in bilico e che nessuno può assicurare che il voto all’estero sarà mantenuto davvero; insomma, ora che le comunità nei cinque continenti necessiterebbero del massimo aiuto e sostegno da parte dei propri rappresentanti a Roma, beh, dobbiamo registrare – come giornale da sempre vicino ai connazionali – che anche da parte di Caruso si aspettano iniziative e proposte importanti per migliorare la qualità di vita dei nostri fratelli residenti fuori dai confini dello Stivale.
Ribadiamo: evviva la Giornata Mondiale della Morte Perinatale, ma caro Mario, pensa pure agli italiani nel mondo. Sei un deputato nazionale a tutti gli effetti, lo sappiamo; ma non dimenticarti degli elettori, non dimenticarti della particolare missione che devi portare avanti come eletto oltre confine. Altrimenti, se le cose andranno avanti così, un giorno o l’altro dovremo tutti dedicare "un momento di raccoglimento" per gli italiani nel mondo e il Sistema Italia all’estero.
Non siamo persone prive di sensibilità, vogliamo semplicemente sollecitare visibilità e attenzione anche sui problemi prettamente politici ed economici, mentre la povertà avanza e il Paese muore di disoccupazione; a nessuno può sfuggire l’importanza della vita, dentro e fuori il grembo materno, ma è alla classe medica che bisogna chiedere riflessioni e interventi, poco possono fare i comuni mortali che pure hanno un ruolo nelle istituzioni.
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