“Con la situazione che oggi sta vivendo il nostro Paese, rischiamo di bruciare tutti i sacrifici fatti durante l’ultimo anno e mezzo. Beppe Grillo cavalca solo i propri interessi, questa è la verità. Credo invece che si debba fare di tutto per poter formare un governo e dare risposte agli italiani: i cittadini vogliono questo”. Parole di Mario Caruso, eletto alla Camera dei Deputati con la lista Monti nella ripartizione estera Europa, che a ItaliaChiamaItalia racconta i suoi primi giorni a Roma da parlamentare: “E’ certamente una esperienza assai stimolante, qualcosa per cui ho lavorato con impegno, un sogno che cullavo da tempo e che ho coltivato. Sono stato candidato nel 2006 e nel 2008, questa volta sono stato premiato e ne sono felice. Sto vivendo questa esperienza in punta di piedi, perché nella prima fase devo cercare di capire quali sono i meccanismi, che in gran parte già conosco; ho visto comunque un ambiente diverso che va studiato. L’importante è il rispetto delle regole sapendo trovare un giusto equilibrio. Il mio desiderio è diventare un interlocutore per gli italiani residenti in Europa, in particolare per quelli residenti in Germania, dove sono residente. Non sono venuto qui a perdere tempo – assicura Caruso a Italiachiamaitalia.it – ma per lavorare e fare qualcosa di utile per i connazionali residenti oltre confine. Sono sicuro che sarò in grado di dare loro le risposte che si aspettano”.
Per prima cosa il neodeputato lavorerà in Parlamento per fare in modo che dalla politica italiana “arrivi più attenzione nei confronti degli italiani nel mondo, più sensibilità verso le nostre comunità. Dobbiamo essere visti, noi italiani all’estero, con un’ottica più costruttiva verso il Paese. Essere presenti in Parlamento vuole dire anche essere pronti a dare il proprio contributo e la propria esperienza all’Italia, ed è quello che ho intenzione di fare”.
Una battuta anche sulla legge che regola il voto all’estero, tanto criticata in questi giorni. Secondo Mario Caruso “vanno rivisti diversi punti, ma credo che una delle questioni principali sia quella che riguarda lo scrutinio del voto estero. Al momento dello spoglio dobbiamo poter contare su personale in grado di conoscere davvero il regolamento. A Castelnuovo di Porto (dove avviene lo scrutinio dei voti degli italiani nel mondo, ndr) ho sempre riscontrato gli stessi problemi, scrutatori e presidenti di seggio poco preparati. Ecco, va fatta una formazione più dettagliata a tutti gli addetti ai lavori, perché durante lo spoglio c’è il rischio di vedere vanificato il lavoro di questa o quell’altra persona, per incompetenza degli addetti allo scrutinio. Sia chiaro, da parte di tutti loro c’è la volontà di fare le cose per bene, ma manca la preparazione. Anche su questo punto dovremo catalizzare l’attenzione delle istituzioni”.
Twitter @rickyfilosa
Discussione su questo articolo