Renato Turano, senatore del Pd eletto nella ripartizione estera Nord e Centro America, intervenendo in aula sulle riforme, ha detto: “Come i miei colleghi eletti all’estero, Io non sono stato nominato e messo in lista in una posizione buona per essere eletto: in quanto eletto all’estero la gente mi ha votato direttamente, ha scritto il mio nome sulla scheda elettorale, per questo io sento il dovere di ascoltare i miei elettori, e chi mi ha votato continua a rassicurarmi e darmi energia, e mi scrive quotidianamente per esortarmi a continuare la battaglia per la democrazia. Io rappresento gli italiani del Nord America, uno stato democratico, e in uno stato democratico funziona che siano i cittadini a scegliere".
Turano, che durante il suo intervento si è dimenticato di menzionare il Centro America, che pure appartiene alla ripartizione che l’ha eletto, ha continuato: “Cominciamo semmai a diminuire il numero dei deputati. Nessuno qui – ha sottolineato l’eletto oltre confine – vuole ostacolare le riforme e il superamento del bicameralismo perfetto, e nessuno pensa che il Senato debba dare la fiducia al governo. Pensiamo solo che debba essere elettivo, avere poteri di controllo sui diritti umani, la legge elettorale, il bilancio dello Stato".
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