"Il discorso del presidente Silvio Berlusconi a me è piaciuto molto. Ha detto la verità, ha descritto la realtà delle cose: forse una triste realtà, ma tant’è…". Così Giuseppe Angeli, deputato PdL eletto nella ripartizione estera Sud America, a colloquio con ItaliaChiamaItalia commenta l’intervento che oggi il premier ha svolto alla Camera dei Deputati. Angeli era presente, naturalmente, così come era presente martedì, quando il governo è andato sotto per un solo voto sul rendiconto dello Stato: "Si è trattato di un incidente, c’erano parlamentari in Aula che non hanno avuto tempo di votare, c’era una decina di colleghi in transatlantico… Insomma, come ha detto il presidente Berlusconi, è davvero stato un incidente di percorso".
Al deputato residente a Rosario, in Argentina, non è piaciuta la scena a cui ha dovuto assistere oggi – lui, come l’Italia intera -, di un Parlamento vuoto a metà, perchè le opposizioni hanno deciso di non essere presenti al discorso di Berlusconi: "Sinceramente io, come opposizione, mi vergognerei. Quello che hanno fatto è stato qualcosa di vergognoso. Non costava niente partecipare, essere presenti. Davvero non capisco questi signori, con tutto il rispetto. Discutiamo, confrontiamoci, anche in maniera accesa magari, ma affrontiamoci in maniera corretta, per vedere di lavorare al meglio per il bene dell’Italia".
Angeli, Beppe per gli amici, è una persona che in Argentina fa politica da una vita. Come deputato, è alla sua seconda legislatura: "A me i colori politici non preoccupano più di tanto. Certo, ognuno di noi ha diritto ad avere un’opinione, ma prima di tutto c’è la Patria, c’è l’interesse degli italiani. E poi – osserva a colloquio con Italiachiamaitalia.it – non è vero che questo governo non ha fatto niente, smettiamola di dire certe cose. Ha lavorato bene fino ad oggi, nonostante la crisi economica fortissima".
E l’opposizione, che sa solo dire "Berlusconi vada a casa"? "Mi stupisce veramente questa opposizione – dichiara Angeli -, Bersani, Franceschini, Di Pietro… E ora anche un po’ Casini. Eppure, pensavo che Casini fosse diverso…". "Perchè il capo del Governo dovrebbe lasciare il suo posto? E poi, per cosa, per andare a votare e spendere così miliardi per le elezioni, quando invece abbiamo bisogno di andare avanti? Sia chiaro: se il Parlamento non voterà la fiducia, allora ok, si vada a votare. Ma siccome sono certo che la fiducia ci sarà, dobbiamo guardare al 2013, e intanto fare il bene dell’Italia e dei cittadini".
Domani Angeli voterà la fiducia al governo: "La fiducia ci sarà certamente. Non vorrei sbagliarmi, ma secondo me ci sarà una trentina di voti in più rispetto all’ultima votazione".
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