L’idea è partita nel 2011 da una coppia, Uli e Lidia Fhlume, lui tedesco, lei polacca, ma italiani dentro al punto da prendere e andare a New York per esportare una competizione che in Italia ha creato la sua storia. Ecco come è nata la Gran Fondo di New York, che, a distanza di appena tre anni, si è trasformata in un avvenimento unico per le due ruote, e parliamo di biciclette ovviamente, degli Stati Uniti. E il 18 maggio prenderà il via la quarta edizione della GFNY, affiancata dalla NYC Bike Expo, che anticiperà la manifestazione e che si svolgerà a Manhattan.
La si può paragonare alla Maratona di New York, con la differenza che la ‘gran fondo’ il successo l’ha conquistato immediatamente.
Qualche centinaio di pionieri nel 2011, 7.000 l’anno scorso, ma solo perchè c’era il numero chiuso, e altre migliaia quest’anno con corridori che arriveranno si può dire da ogni parte del mondo. Oltre 70 nazionalità diverse, con i gruppi più numerosi, oltre che dai ‘padroni di casa’ gli Stati Uniti e dal Canada, ecco Brasile, Messico e Gran Bretagna, ma anche tantissimi italiani. Un elenco lunghissimo per questa gara di resistenza, una gran fondo che si può proprio paragonare alla maratona per i podisti, che non solo si ispira all’Italia, ma che in questi pochi anni a New York è diventata sempre più tricolore con l’appoggio e la sponsorizzazione di grandi marchi italiani a cominciare dalla Campagnolo che ha legato il proprio nome alla GFNY.
Si tratta anche dell’unico avvenimento del genere che si svolge nella regione New York-New Jersey e quest’anno, al via, avrà anche un grande ex campione delle due ruote, Stephen Roche, vincitore della triplice corona di ciclismo, vale a dire Tour de France, Giro d’Italia e Campionato del Mondo, tutto in un solo anno. Accanto a Roche anche un campione americano, Nelson Vails, argento olimpico nel 1984.
La gara, che si svolge sulle 100 miglia, 160 chilometri, partirà dal George Washington Bridge con un nuovo arrivo, rispetto all’edizione precedente, che è stato posizionato al Ross Dock Picnic Area a Fort Lee nel New Jersey. Nello stesso giorno i ciclisti avranno anche la possibilità di partecipare a una gran fondo ridotta, da 50 miglia, non competitiva, ideata per celebrare i 100 anni di vita del parco.
"L’area di New York-New Jersey – ha spiegato la co-fondatrice e coorganizzatrice Lidia Fhlume – offre ai ciclisti una sfida incredibile. Siamo entusiasti per il grande interesse che abbiamo avuto per la gara di quest’anno dalla comunità internazionale dei corridori oltre ovviamente a quella locale". Mentre il concetto della gara è profondamente radicato nella tradizione italiana, la competizione coinvolge protagonisti che arrivano da ogni parte del mondo e che vanno dai dilettanti all’elite. E la GFNY, dal giorno dopo il suo debutto nella ‘Big Apple’ è diventato un appuntamento da non perdere per nel panorama mondiale di questo genere di competizione che proprio dall’Italia hanno ricominciato a conquistare le vette del successo.
"Non vedo l’ora di salire in bicicletta – ha detto l’ex campione del mondo Stephen Roche – è una emozione venire a New York e prendere parte a questa gran fondo, perché si tratta di un percorso impegnativo".
I numeri e la passione che la Campagnolo Gran Fondo New York porta sulle due ruote americane ha coinvolto anche le istituzioni tricolori presenti a New York. "La Italy-America Chamber of Commerce – ha sottolineato il presidente Claudio Bozzo – non può che lodare la GFNY per portare a New York questa emozionante tradizione sportiva italiana. Questo evento sottolinea il meglio delle tradizioni del nostro Paese e delle nostre tradizioni culturali, promuove una vita sana, all’aria aperta e anche il turismo internazionale. Spero che la GFNY continui a crescere nel suo status per una sempre maggior competitività del ciclismo negli stati di New York e New Jersey".
Per questa edizione, ad aggiungere un altro pizzico di ‘italianità’ alla gara ci sarà il supporto della Vespa che sarà lo scooter ufficiale della manifestazione e verrà utilizzato in modo particolare dai commissari di gara, giornalisti, troupe televisive e cinematografiche oltre che dai fotografi. La Campagnolo inoltre utilizzerà le Vespe anche come mezzi per il supporto ai partecipanti, per la loro maneggevolezza, in modo da raggiungere rapidamente chi, durante la gara avrà necessità di interventi meccanici. E dopo New York la Gran Fondo allarga i suoi confini, infatti sono già previste altre tre prove, in Italia, Messico e Portorico.
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