Mistero nel sud del Cile, su uno dei numerosi vulcani della cordigliera delle Ande: si concluderanno domani le ricerche avviate sul Quetrupillan ormai nove giorni fa di Luca Ogliengo, il venticinquenne nato a Torino e residente a Parigi scomparso insieme ad altri due escursionisti, il russo Dmitri Sivenkov (35) e il francese Guillaume Bellow (25).
Oggi le ricerche sono state rese difficili dalle condizioni meteo e riprenderanno quindi domani, che sara’ pero’ con ogni probabilita’ l’ultima giornata in cui i soccorritori cercheranno di trovare qualche traccia dei tre. La vicenda di Luca e degli altri due turisti pare quindi chiudersi nel peggiore dei modi.
L’ambasciata italiana a Santiago, che ha seguito fin dalle prime battute le ricerche, segnalera’ la scomparsa di Ogliengo alla procura di Roma, mantenendosi fino all’ultimo minuto in costante contatto e coordinamento con le autorita’ civili e militari coinvolte nelle operazioni. I genitori di Luca stanno d’altra parte rientrando in Italia.
Le ultime ricerche effettuate dai diversi corpi specializzati cileni hanno coperto un raggio di azione di circa 50 km2, includendo in queste ultime fasi anche i confinanti boschi dell’ Argentina.
Oltre agli uomini coinvolti – in totale circa 25 esperti – negli ultimi giorni ha preso parte alle ricerche anche un elicottero con a bordo un sensore in grado di individuare le fonti del calore umano. Ormai una settimana fa, i genitori di Luca avevano d’altro lato noleggiato un altro elicottero proprio per rafforzare le ricerche.
La vicenda si e’ presentata complessa fin dal primo momento. Luca e gli altri due escursionisti avevano lasciato il campo base la mattina presto dello scorso 7 novembre, con l’intenzione di raggiungere la vetta del vulcano Villarrica. A dare l’allarme era stata giovedi’ la fidanzata del russo, una ragazza cinese, raccontando che la sera prima aveva ricevuto una telefonata nella quale il compagno le spiegava che a causa del maltempo i tre avevano deciso di passare la notte in una grotta, per poi provare, all’indomani, di raggiungere la cima.
Quello e’ stato l’ultimo contatto di Luca, Guillaume e Dmitri, l’unico peraltro dei tre ad avere esperienza in questo tipo di escursioni.
I soccorritori hanno quindi attivato le ricerche sul vulcano Villarrica, sulla base proprio delle indicazioni date dalla fidanzata del russo. Seguendo le tracce del cellulare di quest’ultimo, i tecnici cileni hanno pero’ successivamente scoperto che l’ultima posizione identificabile dei tre si trovava su uno dei versanti di un altro vulcano, il Quetrupillan, molto vicino al Villarrica (i due crateri, di 2.382 metri d’altezza il primo e di 2.847 m. il secondo, fanno parte dello stesso Parco Nazionale).
Nel corso di questa settimana, le ricerche si sono concentrate proprio nei diversi settori, tra l’altro lungo i sentieri, del Quetrupillan: senza pero’ che ci sia stato alcun esito.
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