Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, ha presentato una proposta di legge che riguarda la tanto auspicata riforma dei Comites. La proposta del deputato eletto nella ripartizione estera Sud America e residente in Argentina è stata assegnata alla Commissione Affari Esteri della Camera.
"Modifiche alla legge 23 ottobre 2003, n. 286, concernente la disciplina dei Comitati degli italiani all’estero": questo il titolo della pdl, sottoscritta dai colleghi Mario Borghese e Renata Bueno, entrambi membri della componente MAIE all’interno del Gruppo Misto.
Il testo inizierà l’iter dalla sede referente e sarà sottoposto ai pareri delle Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio, Cultura e Affari Sociali.
Su ItaliaChiamaItalia più volte abbiamo osservato che, per quanto riguarda gli organismi rappresentativi degli italiani nel mondo – Comites e CGIE -, fosse ormai necessario un ricambio generazionale, altrimenti senza giovani potrebbe crollare tutto. Ebbene, Merlo ha raccolto il nostro appello e uno dei punti contenuti nella sua proposta tende proprio a “ringiovanire” i Comites: infatti, come spiega lo stesso deputato della presentazione della sua proposta di legge, l’intenzione è quella di garantire “all’interno delle liste elettorali, delle pari opportunità, con la previsione di un’adeguata rappresentanza sia di donne che di giovani (intendendo per giovani le persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni), nel rispetto del dettato costituzionale degli articoli 3 e 51, anche per favorire il necessario rinnovamento generazionale negli organi di rappresentanza dell’emigrazione italiana del ventunesimo secolo”.
Non solo: obiettivo della proposta targata MAIE è quello di "intervenire sulla materia in modo da aumentare l’autorità dei COMITES, estendendo la platea di cittadini iscritti all’Anagrafe degli italiani all’estero (AIRE) che essi vengono a rappresentare e rendendo le decisioni prese all’unanimità dei consiglieri, a determinate condizioni, più vincolanti per il Governo". Modificando la legge 286, dunque, si vuole "attribuire maggiore potere ai COMITES attraverso l’aumento del numero di cittadini italiani iscritti all’AIRE che devono eleggere i consiglieri del COMITES stesso, che passano da tremila a seimila”, oltre all’attribuzione “di valore vincolante al parere espresso dai consiglieri all’unanimità, quando sia conforme a quello del console della circoscrizione di riferimento”. Una proposta che ci auguriamo possa essere fortemente presa in considerazione.
Ecco qui di seguito i tre gli articoli che compongono il testo della pdl:
"Art. 1. (Modifica all’articolo 1 della legge 23 ottobre 2003, n. 286).
1. All’articolo 1, comma 1, della legge 23 ottobre 2003, n. 286, le parole: "tremila cittadini italiani iscritti" sono sostituite dalle seguenti: "seimila cittadini italiani iscritti".
Art. 2. (Modifiche all’articolo 2 della legge 23 ottobre 2003, n. 286).
1. All’articolo 2, comma 4, della legge 23 ottobre 2003, n. 286, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) alla lettera g), la parola: "obbligatorio" è sostituita dalle seguenti: "vincolante, nel caso in cui sia votato all’unanimità dai consiglieri e sia coincidente con il parere del console della stessa circoscrizione";
b) alla lettera h), la parola: "obbligatorio" è sostituita dalle seguenti: "vincolante, nel caso in cui sia votato all’unanimità dei consiglieri e sia coincidente con il parere del console della stessa circoscrizione".
Art. 3. (Modifica all’articolo 5 della legge 23 ottobre 2003, n. 286).
1. All’articolo 5, comma 3, della legge 23 ottobre 2003, n. 286, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "A tale fine le liste devono essere predisposte in modo da garantire un’adeguata presenza di candidate donne e di candidati giovani, intendendo come giovani le persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni"".
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