“L’emigrazione degli italiani non si è conclusa. Sono tanti i segnali che ce lo dicono: i nuovi flussi migratori, spesso senza protezione e tutele, le scelte di alcuni Paesi che rischiano di rimettere in discussione diritti e tutele acquisiti anche con il sostegno delle nostre comunità nel mondo, ad esempio la possibile iniquità fiscale in Australia verso i titolari di visto vacanza-lavoro, le tante convenzioni ancora in attesa di ratifica per dare una risposta dignitosa a chi ha versato contributi in Italia o all’estero e rischia di non poterli utilizzare. Oppure le tante posizioni assicurative con fondi speciali o pubblici, come in Australia, ai quali i lavoratori versano contributi che non potranno trasferire o totalizzare o si vedranno tassare con aliquote irragionevoli”. Così Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia, all’audizione del Comitato permanente sugli italiani nel mondo e promozione del sistema Paese con il CEPA.
“A tutto ciò si affiancano un sistema previdenziale italiano ancora lento nelle prassi amministrative – prosegue il parlamentare -, un rapporto cittadini-burocrazia davvero difficile e un generale arretramento dei servizi consolari a causa delle chiusure di molti consolati e di una gestione superficiale del tema dei servizi da parte della Farnesina. Lo dimostra anche il fatto che nulla si muove al MAECI sul fronte della Convenzione con i Patronati. Anche qui mezzi impegni, qualche parola, ma nulla di concreto”.
Secondo Fedi “la presenza dei Patronati nel mondo è un significativo valore aggiunto di professionalità ed esperienza nel settore della tutela dei diritti delle persone. Dobbiamo rispondere insieme alle nuove sfide partendo dal riconoscimento del loro lavoro, soprattutto all’estero. Credo sia necessario avere dagli stessi Patronati un impegno verso l’estero che vorremmo trasformare in un impegno comune per rafforzare la rete di presenza nel mondo, per continuare l’azione di ratifica di convenzioni, per aggiornare le convenzioni esistenti e per migliorare gli strumenti di informazione e comunicazione per le nostre comunità”.
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