Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha tutte le ragioni quando parla di un Popolo della Liberta’ che sembra aver perso il contatto con il proprio elettorato. Schifani, da buon siciliano doc, non ha avuto problemi nell’esprimere senza peli sulla lingua, in maniera pacata e ragionata, la difficile situazione che oggi vive il PdL. Mi sento dunque di sottoscrivere la lettera del presidente dall’inizio alla fine. I problemi che il PdL vive in Italia, si riflettono naturalmente anche all’estero, fra i tanti italiani nel mondo che nonostante tutto non vogliono smettere di credere in un centrodestra italiano che per anni ha portato avanti battaglie sacrosante, prima fra tutte quella contro l’esagerata pressione fiscale da parte dello Stato. Tuttavia, il PdL nel Mondo e’ in sofferenza da molti, troppi mesi ormai. Il dipartimento Italiani nel mondo e’ guidato da un senatore italo-argentino che più volte ha dichiarato pubblicamente di non appartenere più al PdL, di non essere la guida del PdL nel mondo e dunque di non avere alcun motivo per occuparsi di italiani all’estero. Eppure sul sito del PdL e’ indicato ancora come coordinatore degli italiani nel mondo. Non solo: lo stesso senatore ha creato un proprio partito con cui intende presentarsi alle elezioni. Un coordinatore del PdL nel Mondo che non ha mai messo piede nel dipartimento in via dell’Umilta’, non ha saputo valorizzare il network azzurro che all’estero continua ad esistere e non ha mai preso alcuna iniziativa a favore dei connazionali. In poche parole, non ha saputo coinvolgere quei tanti italiani residenti oltre i confini della nostra Penisola, che sono come truppe pronte alla battaglia ma senza generale. E i soldati senza generale sono soltanto belle statuine.
Ci rivolgiamo dunque ad Alfano e gli chiediamo con forza, con quella forza che ci danno i tanti italiani nel mondo che ci seguono, di agire in fretta, di prendere una decisione per quanto riguarda il PdL nel mondo. Le elezioni amministrative sono ormai trascorse, abbiamo tutti notato la mazzata che ha subito il partito. Vogliamo che questo si ripeta anche alle prossime politiche? Vogliamo arrivare all’ultimo momento per riorganizzare il partito anche all’estero? Il segretario del PdL ha le capacita’ giuste per rilanciare il centrodestra italiano: sia però meno attendista e si muova adesso. Per il bene del PdL nel mondo.
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