Continuano ad arrivare da tutto il mondo critiche alla legge di Stabilità del governo, che impone forti tagli ai settori che più da vicino riguardano gli italiani all’estero. L’ultimo a puntare il dito contro la manovra economica lacrime e sangue per gli italiani nel mondo è l’Intercomites Svizzera, che in una nota scrive: “Dal 2007 gli Italiani all’estero stanno pagando a doppio per questa crisi, sia in termini di strutture, sia in termini di risorse economiche e di tasse. A pagare sono quindi proprio coloro che da sempre rappresentano il paracadute per l’Italia”.
Secondo il coordinamento dei Comites svizzeri, “bisognerebbe invertire la rotta e parlare di riforme, di investimenti, di programmazione e di coordinazione dell’intervento statale. Visti gli indicatori economici di ripresa e di crescita, il Governo dovrebbe intervenire con misure anticicliche e di rilancio dei potenziali asset delle imprese e della presenza italiana nel mondo”.
“Il risparmio è d’obbligo e necessario, ma la riduzione ad esempio del Cap. 3153 da € 11.919.796 del 2015 a € 8.625.548 prevista per il 2016, diventa pericolosamente minatoria dello standard di qualità delle strutture e delle attività esistenti dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana che sono nuovamente in piena espansione con un numero crescente di alunni iscritti. Senza contare che il carico finanziario è stato spostato sugli Enti Gestori, che peraltro ancora non ricevono il suppletivo promesso per il corrente anno. Lo stesso dicasi per tutti gli altri settori”.
E’ per questo che il Coordinamento dei Comites in Svizzera “invita il Governo ed il Parlamento ad una riflessione più approfondita per giungere a conclusioni più conformi ed accettabili e ad avviare una programmazione seria e riflettuta per rilanciare la politica degli Italiani e dell’Italia stessa all’estero”.
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