L’influenza quest’anno potrebbe mettere a letto, secondo le previsioni degli esperti, fino a 6 milioni di italiani. Il ‘male di stagione’ e’ atteso per fine novembre ed il picco di casi dovrebbe verificarsi a dicembre-gennaio. Sara’ caratterizzata da tre virus: il virus A/H1N1 gia’ presente l’anno scorso, e due nuove varianti genetiche. La prima e’ un sottotipo del virus A ed e’ la variante H3N2 chiamata Victoria, la seconda e’ il virus B/Wisconsin.
L’influenza stagionale, con questi due nuovi virus, sara’ dunque piu’ ‘vivace’ secondo Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Universita’ di Milano, e ‘probabilmente ci saranno dai 4 ai 6 milioni di casi a seconda dell’andamento delle temperature’. I virus influenzali, infatti, si diffondono principalmente con le temperature rigide prolungate.
Oltre a quelli dell’influenza, saranno comunque in circolazione anche altri virus parainfluenzali, causa di infezioni del tratto respiratorio simili all’influenza ma meno gravi. Contro l’influenza stagionale, ricordano gli esperti della Societa’ italiana di medicina generale), si possono usare i farmaci da automedicazione, ma se non si registra un miglioramento dopo 3-4 giorni e’ bene consultare il medico.
Fondamentale la vaccinazione antinfluenzale, affermano gli specialisti, soprattutto per le categorie di popolazione a rischio quali gli anziani con piu’ di 65 anni, i malati cronici e chi soffre di patologie cardiache e respiratorie. In questi casi il vaccino serve ad evitare pericolose complicazioni, quali bronchiti, polmoniti e scompenso cardiaco. Per le categorie a rischio il vaccino e’ gratuito. L’offerta gratuita e’ rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attivita’ di particolare valenza sociale, come medici, forze di polizia e allevatori. I soggetti non a rischio che vogliono vaccinarsi, possono invece acquistare il vaccino in farmacia prima di rivolgersi al medico o alla Asl.
Obiettivo del ministero della Salute e’ vaccinare il 95 per cento della popolazione a rischio e di eta’ superiore ai 65 anni.
A produrre vaccini antinfluenzali per l’Italia sono fondamentalmente quattro grandi multinazionali farmaceutiche (Johnson&Johnson, Novartis, Sanofi, GlaxoSmithKline). Poche settimane fa, oltre 2 mln di dosi di vaccino, sempre destinate al mercato italiano e prodotte da un’altra azienda, l’olandese Crucell, erano state bloccate all’azienda stessa, prima che fossero distribuite, per alcuni ‘risultati inattesi nei test di controllo’.
Con il nuovo blocco dei vaccini prodotti da Novartis, la Campagna vaccinale (il cui avvio era previsto alla meta’ di ottobre) subira’ inevitabilmente dei ritardi, ma i medici di famiglia rassicurano: generalmente i virus influenzali si ‘scatenano’ con le temperature fredde prolungate e, dunque, il picco di casi e’ previsto per gennaio. Cio’ significa che entro novembre si e’ sempre in tempo utile per vaccinarsi, dal momento che la copertura assicurata dal vaccino ha la durata di tre mesi.
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