Come da copione le esequie di Papa Francesco sono diventate uno show tra incontri politici, selfie davanti alla bara, toto-papa a tutti i livelli. Chi uscirà Papa dal conclave? Credo che Pietro Parolin sarebbe la scelta più logica, ma penso che i credenti si aspettino soprattutto una figura che spinga per un certo ritorno del sacro, il riemergere di una spiritualità in apparenza scomparsa, qualche vocazione in più nei seminari.
Forse ci illudiamo perché la scristianizzazione del mondo – nonostante i tanti plausi di questi giorni in ricordo di Francesco – è nelle cifre sempre più esigue di chi segue i sacramenti o le regole del vivere cristiano e la tendenza non è stata certo invertita negli anni del papato di Bergoglio, per il quale anche il “bagno di folla” dei funerali è stato ben inferiore – ricordiamocelo – a quello per la scomparsa di San Giovanni Paolo II.
Quante contraddizioni, comunque: da una parte lo “spettacolo”, la quasi divinizzazione della figura del Papa, giornali e tv strabordanti di servizi, editoriali, commenti e presunti retroscena, ma dall’altro la realtà di una società totalmente disinteressata alle sue radici cristiane.
D’altronde proprio Bergoglio ha fatto di tutto per auto-cancellare il proprio ruolo girando in Fiat 500 e insistendo sul mantenere il più basso profilo possibile.
Da una parte trovo che questo sia stato giustissimo, andando così alla ricerca dell’essenza del cristianesimo, ma allora che senso ha avuto lo show mediatico post-morte?
Forse tutti noi siamo alla ricerca di figure carismatiche ed emblematiche sublimando quelle dei sovrani (vedi la regina Elisabetta) o i grandi campioni sportivi o i super-ricchi e quasi esorcizzando con essi la crisi morale, sociale, umana che attanaglia il mondo.
Mi sento confuso, non trovo risposte o certezze, ma vedo che la gente corre dietro all’influencer di turno, alla moda, ai soliti antipatici applausi ai funerali, ma con la contemporanea progressiva cancellazione di ogni riferimento storico, culturale, religioso.
Chissà se il nuovo Papa sarà capace non tanto di invertire la rotta, ma almeno di modificarla un po’.