Ho trovato una cretinata più eclatante della chiusura di Roma alle auto all’interno del Grande Raccordo per festeggiare una “Nottata in Bianco”, concepita dalla fervida mente del Sindaco “semper ridens” Marino: l’eliminazione del nome “Padre” e “Madre” dai certificati, sostituiti dai numeri 1 e 2, per una questione di “integrazione razziale” e non citare più chi è “uomo” o “donna” per rispetto dei gay, transessuali o coppie varie, decretata dal “nostro” Ministro Kyenge!
La famiglia ora è fatta di numeri (ma i suoceri che numero avranno?), ma, mi domando: indicare una persona con un numero non è più settario di un nome? Chi è a questo punto l’Uno di casa? Il primo, insomma: l’uomo o la donna, oppure?
Ma io me la piglio con tutti quei cattolici progressisti che, in nome di quel relativismo sociale combattuto dal Grande Papa Ratzinger, si adeguano alle stupidate più colossali che vengono in mente a qualcuno che dovrebbe gestire e tutelare la nostra cosa comune e soprattutto la nostra “casa” comune! Hanno accettato senza alcuna dimostrazione che le fondamenta della società civile e cristiana, cioè la famiglia, fosse equiparata ad una squadra di calcio! Ma attenzione, nel calcio c’è il Mister! D’ora in poi nelle preghiere della “Teologia della Liberazione” si dovrà dire, infatti: “Numero 1” nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo numero… oppure: Santa Maria, “Numero 2” di Dio, prega per noi peccatori (1 e 2). Oppure: Credo in un solo Dio, “Numero 1” Onnipotente, creatore del cielo e della terra…
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