"Il confronto aperto fino all’asprezza all’interno del PdL sta producendo dei fenomeni di distorsione ottica negli altri partiti e negli osservatori. Le analisi, tutte concentrare a misurare di quanto oscilli il pendolo del potere – Alfano, Berlusconi, colombe e falchi – trascurano un elemento decisivo: quale che sia il punto in cui si ferma l’oscillazione di quel pendolo, nessun leader puo’ arretrare di un solo millimetro sulla politica fiscale senza esporre l’unita’ del partito a rischi mortali". Lo afferma in una nota Osvaldo Napoli, esponente del PdL.
"E’ una verita’ semplice e chiara a tutti i protagonisti. E molto chiara anche agli esponenti del Pd se e’ vero che l’infaticabile Fassina, certo non da solosola ripreso a sparare sulle tasse riesumando l’ipotesi di far pagare la seconda rata dell’Imu a una platea ristretta di benestanti (cioe’ ad alcuni milioni di italiani) – aggiunge -. E’ un tentativo scoperto di girare il coltello nelle ferite del PdL, ma e’ anche un tentativo un bel po’ farlocco. Cambiare linea di politica fiscale e’ un’ipotesi del terzo tipo: e’ impossibile, per la semplice ragione che nessun esponente del PdL avrebbe piu’ il coraggio di presentarsi al giudizio degli elettori. Il governo trovera’ modo, fra un commissario e l’altro, di tagliare per davvero la spesa pubblica, un atto tipicamente politico e non tecnico come si vorrebbe far credere. Su questo versante, invece, mi impegnero’ nel mio partito per stimolarlo a scelte piu’ coraggiose", conclude Napoli.
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