Angelino Alfano, vicepremier e ministro dell’Interno, concludendo i lavori della Conferenza Nazionale dei Prefetti, ha detto: "I prefetti hanno un ruolo centrale, sono i protagonisti della squadra Stato e hanno il compito di tenere unita quella squadra, di dare i punti di sutura del tessuto sociale quando esso si sfrange, quando cioe’ gli attori sociali e istituzionali sul sociale hanno difficoltà a mettersi d’accordo". Alfano ha sottolineato come questi due giorni siano stati importanti per un "confronto con chi sul territorio vive le emergenze. Qualunque norma noi abbiamo fatto che abbia squarciato il velo per cui la sicurezza appartiene allo Stato, creando modelli integrati di sicurezza, aveva gia’ avuto l’azione pionieristica dei prefetti. Questo Paese in evoluzione si deve dare una missione, andare avanti su queste sfide".
Alfano, che continua ad essere il segretario nazionale del Popolo della Libertà, a margine della conferenza, ha anche parlato del futuro del partito, sottolineando – fra le altre cose – che “non è affatto escluso il ritorno a Forza Italia, anzi. Stiamo riorganizzando il Pdl, c’e’ una grandissima voglia di fare, un vero e proprio rinascimento di questa grande forza politica moderata”. Alfano ha spiegato che il rinnovamento sul territorio deve avere come protagonisti “nuovi soggetti, che vengono dalla societa’ civile”, uomini e donne “protagonisti sul campo nella trincea anche imprenditoriale e nella loro vita, perche’ possano dare una bella mano d’aiuto a questo rinascimento azzurro che avra’ come leader Silvio Berlusconi, come e’ successo in questi anni".
Dunque, rinnovamento del partito. Un rinnovamento che però vede ancora il Cavaliere in prima linea. Sembra che nel centrodestra italiano non ci sia nessuno in grado di sostituire l’uomo di Arcore.
Alfano ha poi parlato di temi di governo ed economia, come Imu e Iva: "Siamo al governo per liberare i cittadini italiani dall’oppressione fiscale. Ci battiamo e ci batteremo proprio per questo, per eliminare l’Imu sulla prima casa e per evitare l’aumento dell’Iva. Questo e’ il nostro obiettivo, per il quale siamo entrati al governo". Dunque, “attendiamo che il ministro dell’Economia completi il proprio lavoro di ricognizione sulle fonti di copertura per compensare queste spese e al termine esprimeremo il nostro giudizio".
I temi che riguardano Imu e Iva “non sono né un capriccio né un puntiglio”, ha sottolineato il segretario pidiellino. “Abbiamo sempre attribuito proprio all’Imu sulla prima casa il calo dei consumi in Italia. Si tratta – ha concluso – di un danno straordinario all’economia italiana”, un danno a cui “dobbiamo riparare”.
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