“I veti incrociati, provenienti dall’interno e dall’esterno del partito, e i ricatti politici della prima e dell’ultima ora hanno devastato l’immagine di un sindaco bravo, determinato e forte, eletto dai romani per rivoluzionare i disastri del passato e scardinare quel sistema di sottopoteri che, ancora, governa la città. Alemanno, oggi nuovamente costretto a cambiare la sua squadra, si trova davanti a un bivio che segnerà, inevitabilmente, il suo mandato. Può, dunque, scegliere se continuare a farsi tirare per la giacchetta dai vari capetti, seguitando ad arrancare e perdere pezzi, o tirare fuori gli attributi e decidere autonomamente chi volere in giunta, scegliendo persone capaci e non figlie di logiche spartitorie. In ballo c’è il destino della nostra città e di tutti i romani, stanchi di leggere sui giornali retroscena e complotti degni dei miglior film di spionaggio. Se il sindaco non è in grado di dire “no” a chi continua a fare pressioni per questa o per quell’altra poltrona, allora farebbe meglio a dimettersi. Ne va della sua credibilità." lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale in merito all’Alemanno quater.
"Un anno non è molto, ma neanche poco, per invertire rapidamente la rotta e tornare sui giusti binari. Bisogna puntare su un centrodestra autentico e partecipativo, che risponda a quello che gli elettori si aspettavano. Basta personalismi, sono gli interessi di Roma e dei romani che devono avere la precedenza su tutto se si vuole continuare a governare la città e vincere la sfida di un cambiamento reale”. conclude Santori.
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