Piu’ della Fiat, e seconda in Italia solo all’Eni. Il volume d’affari dell’industria del gioco, hanno spiegato gli esperti al convegno organizzato a Roma dalla fondazione Unigioco, mette il nostro paese al secondo posto in Europa dopo la Gran Bretagna, e al quinto al mondo, e non conosce crisi, tanto che nel 2012 ci si avvia a un nuovo aumento della raccolta. Ecco i numeri principali del gioco nel nostro paese.
RACCOLTA IN AUMENTO. Nel 2011 i giochi pubblici hanno registrato una raccolta lorda complessiva di 79,9 miliardi euro, con un incremento del 30% rispetto al 2010. I dati dei primi 8 mesi del 2012 vedono un ulteriore aumento, da 48 a 56 miliardi. Le vincite restituite ai giocatori nel 2011 sono ammontate a 61.5 miliardi di euro, cifra pari alla raccolta lorda complessiva dell’anno precedente, con un rapporto di payout del 77%. Le entrare erariali da gioco sono risultate nel 2011 di circa 9 miliardi di euro, con un incidenza del 48% che rappresenta una della tassazioni piu’ alte di Europa.
SPOPOLANO LE ‘MACCHINETTE’. Il contributo principale alla crescita della raccolta e’ dato dal settore degli apparecchi con il 56% di market share, dai nuovi giochi online – poker cash e casino games – e dalla buona ripresa di lotto (8,51%) e lotterie istantanee (12,77% la quota delle lotterie in generale). Segnano il passo, viceversa, le scommesse ippiche e sportive, il Superenalotto e tutti i giochi sportivi a totalizzatore, mentre il bingo rimane stazionario. Il mercato degli apparecchi Newslot ha segnato un incremento di nulla osta di esercizio che hanno raggiunto a fine anno 2011 la soglia delle 400.000 unita’ grazie alle nuove regole introdotte con la legge di Stabilita’ che hanno previsto la possibilita’ di installare un maggior numero di apparecchi negli esercizi pubblici, soprattutto nei bar- caffe’ e nei negozi di gioco. Le videolotterie (VLT) installate a fine 2011 risultavano pari a circa 30.000 apparecchi, e al 30 giugno 2012 hanno raggiunto le 42.000 unita’ in oltre 4.000 sale. Nell’anno i giochi di abilita’ a distanza, soprattutto il Texas Hold’em, nelle modalita’ torneo e cash, hanno raggiunto complessivamente una market share del 10%, quindi piu’ del tradizionale lotto, sebbene in crescita nell’anno, e quasi doppia rispetto a quella delle scommesse sportive.
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