Una sparatoria a Las Vegas che ha causato almeno 50 morti e oltre 400 feriti. E’ tragedia, l’ennesima, negli Stati Uniti. Persone morte soltanto per essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Uccide da “un lupo solitario”, secondo le autorità, che si è messo a sparare all’impazzata durante un concerto.
Stephen Paddock, bianco, 64 anni, abitante in Nevada a Mesquite, si e’ appostato in alto, nella stanza di un albergo, e ha aperto il fuoco mirando sulla folla che assisteva a un concerto di musica country: e’ stata una strage, la sparatoria piu’ sanguinosa della storia degli Stati Uniti.
“Cari americani, oggi e’ un giorno di shock e dolore per il nostro Paese”, ha detto il presidente americano Donald Trump riferendosi alla strage di Las Vegas.
Il cecchino e’ stato ucciso, quando le ‘teste di cuoio’ hanno fatto irruzione nella stanza al 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel: nella stanza c’erano diverse armi ad fuoco.
“Nulla di particolare” e’ emerso ad ora dalle perquisizioni presso l’abitazione del killer di Las Vegas a Mesquite, cittadina di circa 18mila abitanti nei pressi della frontiera tra Nevada e Arizona, 82 miglia a nord-est di Las Vegas. E’ quanto hanno riferito le autorita’ locali al lavoro nella cittadina la cui comunita’ e’ stata descritta come ordinaria e tranquilla.
Escluso il terrorismo di matrice islamica. Il Federal Bureau of Investigation (FBI) finora non ha trovato nessuna connessione tra il tiratore di Las Vegas e qualsiasi gruppo terroristico. Lo ha dichiarato l’agente speciale FBI, Aaron Rouse, durante una conferenza stampa. “Non abbiamo determinato fino a questo punto alcuna connessione con un gruppo terroristico internazionale”, ha dichiarato, commentando le notizie media sul fatto che l’aggressore era affiliato all’Isis. Rouse ha aggiunto: “Mentre continua l’inchiesta, proseguiremo a lavorare con i nostri partner per assicurare che cio’ sia investigato in modo approfondito”.
Si può certamente parlare di atto di terrorismo interno, facilitato dal fatto che in Usa e’ molto facile acquistare un’arma.
“Italia rivolge i propri pensieri alle vittime di questa strage orribile. Siamo vicini alle famiglie e alle autorità statunitensi”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, a proposito dell’attacco a Las Vegas durante un concerto che ha provocato oltre 50 morti finora.
L’Unita’ di Crisi della Farnesina e’ al lavoro “fin dal primo momento” per seguire i fatti di Las Vegas e “verificare l’eventuale coinvolgimento di connazionali”. “Al momento le verifiche sono in corso, in stretto raccordo con il Consolato Generale di Los Angeles”.
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