Alcuni "si lamentano" piu’ di altri e "sono quelli che fanno piu’ rumore". Dopo due gare il mondiale di Formula 1 fa parlare di se’ piu’ che altro per i mugugni di parte dei protagonisti sulle nuove regole e questo non piace a Jean Todt, presidente della Fia. Intanto, domani e dopodomani tutti i team – la Ferrari schierera’ il solo Alonso – svolgeranno in Bahrain la prima delle quattro sessioni di test inter-stagionali, la maggior parte alla ricerca di quelle migliorie che possano far ridurre il gap con le Mercedes, dato che proprio Todt nega decisamente che si possa mettere mano alle attuali regole tecniche che la scuderia tedesca ha saputo interpretare al meglio. A chi sostiene che questa F1 non scalda gli animi, Todt risponde: ieri "ho visto il mio primo Gp ed ho sentito tante emozioni".
Uno dei "problemi", sottolineati anche dal campione del mondo Vettel e’ il rumore dei motori ("una schifezza", l’ha definito il tedesco, ma l’ex dt della Ferrari non e’ d’accordo: "A mio avviso non e’ stato un enorme cambiamento. Sul banco di prova sembrava i motori avessero un buon suono, nei box erano rumorosi, in pista rendono meno ma non mi preoccupa. Esamineremo il problema con i tre produttori per vedere se siamo in grado di sviluppare una sonorita’ migliore". Piu’ netta la chiusura sulla possibilita’ di modificare le regole a Mondiale in corso: "Serve l’accordo unanime delle scuderie, altrimenti non possiamo cambiare nulla. Quelli che sono davanti non si lamentano, gli altri si’ e fanno piu’ rumore di chi e’ soddisfatto. La storia della F1 e’ piena di periodi di egemonia: Ferrari, McLaren, Williams, Red Bull ed ora, dopo appena 2 gare, le Mercedes. Io non ho il potere di rallentarle, e’ una sfida che riguarda le altre scuderie. Non sarebbe giusto penalizzare un team che ha lavorato meglio degli altri".
Tra gli appunti mossi c’e’ la minore velocita’ delle vetture. "Quando modifichiamo le regole l’obiettivo e’ sempre quello di renderle meno veloci perche’ sappiamo che le prestazioni progrediranno molto velocemente – replica Todt – Le macchine del 2014 pesano 40 chili in piu’, hanno il 15% di deportanza in meno, pneumatici e motori diversi. Ma a fine stagione gireranno due secondi piu’ veloci di ora. E le regole resteranno queste fino al 2020. Non si possono cambiare perche’ un motore e’ migliore di altri. Le sport automobilistico deve avere una vista sul futuro e le nuove tecnologie. E’ questo che ha incoraggiato alcuni grandi costruttori a tornare in F1, come Honda, o a restarvi, come Mercedes e Renault". Qual’e’ il progetto per limitare il budget? "La mia sensazione e’ che la F1 costi troppo. All’inizio mi e’ stato dimostrato che le spese si potevano tagliare, cosi’ ho messo il problema sul tavolo e la maggior parte delle scuderie era d’accordo. Ora mi si dice che le sei dello Strategy Group sono contrarie. Quindi niente piu’ limitazioni del budget. Sono deluso perche’ sara’ piu’ difficile raggiungere un obiettivo che ritengo necessario. Mi dicono che puo’ essere centrato con i regolamenti tecnici e sportivi. Per questo abbiamo un piano triennale dettagliato, dal 2015 al 2017".