Alle italiane di Europa League è andata un po’ meglio rispetto a quelle di Champions. Il sorteggio bis di Montecarlo, dopo quello che ieri aveva regalato a Juve e Roma in ordine sparso Manchester City, Siviglia, Moenchengladbach, Barcellona e Leverkusen, lascia speranzose Napoli, Fiorentina e Lazio, i tre club italiani impegnati nella seconda competizione europea.
I partenopei, gli unici inseriti inizialmente tra le teste di serie, se la vedranno nel girone con i belgi del Bruges (strapazzati dallo United nel preliminare Champions), i polacchi del Legia Varsavia e i danesi del Midtjylland, che sulla carta sono i più deboli ma che ieri hanno estromesso il Southampton. Polacchi nel girone anche per la Fiorentina, che oltre al Lech Poznan affronterà il Basilea (testa di serie tra le più abbordabili) e Belenenses, terza squadra di Lisbona. Infine la Lazio, forse delle tre la squadra capitata un po’ peggio: abbandonati i sogni di Champions League, Pioli e i suoi ragazzi se la vedranno con gli ucraini del Dnipro, quest’anno privi di Konoplyanka, i francesi del Saint-Etienne e i norvegesi del Rosenborg.
Scottato anche dall’eliminazione dalla Champions per mano del Leverkusen, Stefano Pioli parla di "un girone molto competitivo: cercheremo ovviamente di passare il turno, ma non dobbiamo sottovalutare nessuno". Pur senza le due stelle dello scorso anno, ovvero Konoplyanka e Kalinic, "il Dnipro è una squadra che va rispettata, visto che l’anno scorso è arrivata anche in finale Lo stesso St. Etienne nella precedente stagione ha fatto molto bene. Anche il Rosenborg può essere temibile". Sorride il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa, e non solo perché potrà tornare nella ‘sua’ Basilea: il girone non è duro anche se, spiega il dg viola Andrea Rogg "potremo essere contenti solo se e quando saremo passati. Certo, guardando il tabellone, si poteva cadere peggio. La speranza è di andare più avanti possibile, ma partiamo con i piedi per terra".
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