I tifosi azzurri in tutto il mondo sperano che gli uomini di Conte riescano a battere stasera gli eterni rivali tedeschi. Se l’Italia passa il turno dovrà incontrare la vincente tra Francia e l’outsider Islanda il 7 luglio, alle 4 del pomeriggio.
Intanto buone notizie per De Rossi. L’infortunio, come detto dal medico della Nazionale, “è serio”. Ma l’azzurro non è uno che si arrende facilmente, soprattutto se c’è da giocarsi una semifinale di un Europeo contro la Germania. Così, ieri, dopo essersi sottoposto alle terapie per recuperare dal suo infortunio, si è aggregato al gruppo azzurro nella seconda parte dell’allenamento a Montpellier. Alla seduta, durata quasi due ore, non ha partecipato invece Antonio Candreva che prosegue il suo programma di recupero dall’infortunio all’adduttore destro.
La tensione è altissima. Secondo le stime dell’Uefa stasera ci saranno oltre diecimila italiani residenti all’estero: polverizzati i seimila biglietti a disposizione di ciascuna federazione, la maggior parte delle altre richieste di italiani è arrivata dalla Germania e dal Belgio, paesi vicini dove nel complesso vive un milione di italiani.
"Le richieste via internet e via telefono – si legge su Gente d’Italia -, anche su come trovare i biglietti per vedere l’Italia, sono arrivate dagli emigranti da tutta Europa: azzurri dentro, italiani di nascita, residenti oltreconfine per necessità. Ma si sa, chi vive fuori dall’Italia ama il paese più di chi lo vive… E si assiste ad uno sfrenato patriottismo che si manifesta in occasione delle partite della nazionale, tipico di chi sente la nostalgia del proprio paese, che, però, si sovrappone al fenomeno incontrollato del bagarinaggio: tra le tante richieste che sono arrivate con grande anticipo sui canali regolari, molte sono di gruppi che poi rivendono il biglietto a quattro, cinque volte il costo fino a poco prima del fischio d’inizio".
Sugli spalti di Lione, di Parigi, chi indossava la maglia azzurra spesso non parlava neanche la nostra lingua: cinesi e coreani, francesi, irlandesi, vengono e tifano Italia. Paura e crisi hanno frenato l’esodo dal paese: chi è qui con la maglia azzurra, come richiesto da Conte, è un emigrante che si rivede in questa squadra, o è uno straniero che si innamora degli occhi di Buffon o della barba di De Rossi o, come gli irlandesi, sono innamorati dell’europeo e sono rimasti dopo la loro eliminazione e ci hanno adottato. Esultano ai gol e ci fanno sembrare molti di più. Allora Forza Italia, tutti uniti!
Discussione su questo articolo