Estate 2017, la vacanza dura meno ma si spende di più

Il movimento di questo secondo trimestre 2017 e le prospettive della stagione estiva lasciano prevedere degli ottimi risultati per l’economia turistica italiana

Aumenta il movimento, ma si contrae la durata dei soggiorni. E’ la fotografia dell’estate turistica 2017 scattata dal sondaggio effettuato da Trademark Italia e Sigma Consulting tra il 14 e il 20 giugno su un campione di 2.100 potenziali turisti italiani.

“Cresceranno il movimento, il traffico e la spesa media – avverte la ricerca -. Assisteremo ad un’estate con più arrivi, con soggiorni più brevi ma con maggiori ricavi per gli operatori che si occupano di ospitalità e servizi turistici in Italia”.

La stagione estiva vede una progressiva contrazione dei viaggi leisure verso i Paesi islamici del Mediterraneo. “Considerata la consistente domanda vagante di turismo balneare, verificato che i dati continuano ad indicare che la Spagna è la prima scelta della domanda europea e che la seconda destinazione preferita dagli europei nel 2017 è la Grecia – commenta Trademark – per la nostra Penisola ci sono le premesse per un ulteriore miglioramento dei flussi incoming internazionali, indipendentemente dagli investimenti promozionali”.

Il movimento di questo secondo trimestre 2017 e le prospettive della stagione estiva lasciano dunque prevedere degli ottimi risultati per l’economia turistica italiana. Il sondaggio conferma che l’Italia otterrà risultati mediamente superiori a quelli del 2016. Il segmento più consistente di italiani che fa vacanze in agosto (nelle 3 settimane centrali del mese) rappresenta praticamente metà circa delle presenze (room night) di tutta l’estate.

“La scelta della destinazione, al momento, ancora non è certa, ma la tradizione ci dice – prosegue l’analisi – che oltre la metà di questo esercito di connazionali ritornerà anche nel 2017 nelle destinazioni abituali del Veneto, della Liguria, della Toscana, dell’Emilia Romagna, delle Marche e dell’Abruzzo”.

Generale aumento del movimento (sia autostradale che ferroviario) anche se accompagnato dalla riduzione della durata delle vacanze, ma positiva crescita della spesa tra il 5% e il 7%.

Assisteremo, secondo Trademark, al ritorno degli italiani nelle località nelle quali avevano passato la vacanza principale nel 2016. I cambiamenti positivi riguardano il Salento, la penisola sorrentina-amalfitana, la Riviera della Romagna, le coste del Tirreno centrale e la Versilia. Ottima estate anche per i laghi veneti e lombardi. Leggera crescita o stabilità per le altre località. Leggera flessione per la Liguria e le coste della Calabria e Basilicata.

L’opzione più popolare è quella delle vacanze vicine, in automobile o in treno (sempre più utilizzato), con la famiglia, la fonte primaria di sicurezza e serenità. Il campione di italiani interpellati risponde così: il 57-58% resterà in Italia e anche se ancora non ha prenotato sceglierà il solito posto, probabilmente lo stesso alloggio; aumenta il numero di quelli che andranno all’estero (in aereo, in treno e in auto) (18%) perché secondo loro conviene.

Novità 2017 per gli under ‘50 senza figli: la Germania; almeno un quarto ha già prenotato e la metà di questi lo ha fatto perché la loro destinazione sono le isole, Sardegna e Sicilia su tutte, per le quali è essenziale acquistare il trasporto con largo anticipo; la quasi totalità degli italiani non pensa assolutamente a fare vacanze nei Paesi di religione islamica. Quest’anno lo sbarramento (budget) di spesa per persona sale, passando da 850 a 1.000 euro. Un risultato che non dispiacerà agli operatori dell’ospitalità.

Anche nel 2017 le località più famose domineranno lo scenario dell’estate al mare, in montagna e nelle città d’arte e cultura. Solo il 22% degli italiani ama cambiare, raccoglie cataloghi e brochure (anche online), si documenta, studia, analizza, prova a cercare occasioni con le Ota e sperimenta soluzioni di alloggio alternative con Airbnb.