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                  Debito Usa: oggi tocca al Senato

                  di ItaliaChiamaItalia
                  martedì 02 Agosto 2011
                  in Economia, Scelti
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                  Il primo via libera è arrivato ieri. Oggi si spera nel sì anche del Senato. Poi, con la firma del presidente, l’accordo sarà legge.

                  Dopo settimane di tira e molla con il Congresso, Barack Obama è ormai ad un passo dall’accordo sull’aumento del debito Usa, che permetterà al Paese di evitare il default.

                  La diplomazia è stata al lavoro nei corridoi di Capital Hill l’intera giornata, per raccogliere i voti necessari. L’accordo (se sarà approvato) scongiura il rischio di un default, ma non quello di un downgrade (abbassamento della valutazione) del debito pubblico americano da parte delle agenzie di rating: l’ammontare della misura, un aumento del tetto del debito da 2.100-2.400 miliardi di dollari e tagli per almeno 2.100 miliardi di dollari in 10 anni, è decisamente inferiore ai 4.000 miliardi di dollari identificati da Standard & Poor’s per il mantenimento del rating AAA (il migliore). E l’impatto della misura sull’economia, già fragile, preoccupa.

                  "L’accordo è positivo per l’economia, evita altri danni" afferma il segretario al Tesoro, Timothy Geithner. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, convoca una riunione del board per discutere di "politiche fiscali e di bilancio". Secondo gli osservatori, la Fed dovrà aiutare ancora l’economia. Barack Obama ha rassicurato: "I tagli saranno graduali, non peseranno e ci consentiranno di continuare a effettuare investimenti in settori che creano occupazione".

                  Ma il presidente non convince i mercati: Wall Street, dopo un balzo iniziale, procede negativa, con la doccia fredda dell’indice Ism manifatturiero sceso ai minimi degli ultimi anni, confermando le difficoltà della ripresa.

                  La crescita americana è lenta e i tagli alla spesa nell’accordo sull’aumento del tetto del debito potrebbero rallentarla ulteriormente. Se ci sarà un downgrade da parte delle agenzie di rating, la frenata potrebbe essere anche più forte.

                  Standard & Poor’s ha messo sotto osservazione il rating degli Stati Uniti e messo in guardia su un possibile downgrade nei prossimi 3 mesi. Moody’s e Fitch si sono mostrate più caute, evidenziando che gli Usa potrebbero mantenere la tripla A. Un downgrade da parte di una sola agenzia sarebbe maggiormente gestibile e avrebbe un impatto più ridotto.

                  "Abbiamo contatti regolari con le agenzie di rating" afferma il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, sottolineando che l’accordo rappresenta "una vittoria per gli americani" e un "messaggio rassicurante per il mondo".

                  L’accordo prevede un aumento del tetto del debito di 2.100-2.400 miliardi di dollari, tagli alle spese immediati per 1.000 miliardi di dollari, fino ad arrivare a 2.100 miliardi complessivi in 10 anni. Una commissione bipartisan sarà creata per determinare ulteriori tagli per 1.500 miliardi di dollari e dovrà presentare le proprie proposte entro il Giorno del Ringraziamento, a novembre. Il Congresso dovrà approvare i tagli proposti entro il 23 dicembre, altrimenti scatteranno tagli automatici a sanità e difesa.

                  A Washington è ormai una corsa continua contro il tempo.

                  Il primo via libera è arrivato ieri. Oggi si spera nel sì anche del Senato. Poi, con la firma del presidente, l’accordo sarà legge.

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                  Italiani all’estero, il MAIE Canada prepara il futuro: il vicepresidente Odoguardi incontra i coordinatori

                  FOTO | Italiani all’estero, il MAIE Canada prepara il futuro: il vicepresidente Odoguardi incontra i coordinatori

                  venerdì 23 Maggio 2025
                  Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati

                  CAMERA | Italiani all’estero, Noi Moderati non ha votato il decreto Tajani

                  giovedì 22 Maggio 2025
                  Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri

                  FARNESINA | Italiani all’estero, Tajani in missione a Città del Messico

                  giovedì 22 Maggio 2025
                  Meteo

                  METEO | Maltempo in arrivo, ma da lunedì sarà anticipo d’estate

                  giovedì 22 Maggio 2025

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                  L’EDITORIALE

                  CITTADINANZA E VOTO ALL’ESTERO | Italiani nel mondo, il coraggio del governo Meloni
                  L’EDITORIALE

                  CITTADINANZA E VOTO ALL’ESTERO | Italiani nel mondo, il coraggio del governo Meloni

                  di Ricky Filosa
                  lunedì 07 Aprile 2025

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                  L’ANALISI | Lo ius soli mascherato nel nuovo “decreto cittadinanza”? Un madornale autogol della destra?

                  martedì 20 Maggio 2025
                  L'OPINIONE

                  L’ANALISI DI MARCO ZACCHERA | Romania, chi la fa l’aspetti

                  lunedì 12 Maggio 2025

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