Oltre un milione di italiani si è trasferito all’estero in dieci anni. Dal 2012 al 2021, infatti, più di un milione di connazionali ha scelto di emigrare, alla ricerca di una migliore qualità di vita.
Nello stesso periodo, c’è stato anche chi ha fatto il percorso al contrario: 440mila italiani che erano regolarmente residenti oltre confine hanno deciso di tornare a vivere in Italia.
Tra il 2019 e il 2021 ad influenzare moltissimo le scelte degli italiani è stata naturalmente la pandemia. Considerando il numero di rimpatri, infatti, è interessante notare un significativo incremento a partire proprio dal 2019, quando il numero di rimpatriati è aumentato del 46 per cento rispetto all’anno precedente.
Nel 2021 (ovvero quando si era ancora nella fase acuta della pandemia) si è invece registrato il saldo migratorio più basso mai osservato, dovuto alla riduzione nel numero di espatri e al raggiungimento del massimo, rispetto ai 10 anni presi in considerazione, per quanto riguarda i rimpatri.
Insomma, tanti italiani all’estero durante gli anni del Covid hanno deciso di rientrare nello Stivale; molti di quelli residenti in Italia, invece, hanno evitato di fare scelte di vita importanti – come quella di lasciare il BelPaese – in un periodo così difficile e complicato come quello della pandemia.
Se ne vanno tante braccia, ma anche tanti cervelli. In quegli anni, il 24% di chi è partito aveva una laurea in tasca. Dati più recenti, parlano di un 30% di laureati tra coloro che hanno deciso di cambiare vita e trasferirsi all’estero.