Intervenendo al dibattito ‘Crescita e Riforme: l’agenda per l’Italia in Europa’, in corso a Roma, presente anche il commissario europeo agli Affari economici e monetari ed Euro, Olli Rehn, Mario Monti si dice pronto a lavorare insieme ai partiti per la crescita.
"Credo che ci sia nelle prossime settimane la possibilità di andare avanti in questa direzione. Le forze parlamentari italiane in questo momento mi sembrano inclini a chiedere ancora di più in questa direzione della crescita e manifestano una certa intolleranza per la disciplina di bilancio presa a se stessa e molte di loro sono pronte a dire bisogna che il governo italiano picchi di più il pugno sul tavolo europeo".
"Mi permeto di osservare che il se il 16 novembre, quando siamo entrati in carica o ancora fino a queste ultime settimane, avessimo a Bruxelles picchiato il pugno sul tavolo anziché cercare di persuadere le Istituzioni europee e di dimostrare credibilità verso la Germania e gli altri Paesi, il tavolo avrebbe determinato un sobbalzo e il grafico dello spread sarebbe salito, ma non la possibilità di avere una maggiore crescita in Italia".
Ora per il presidente del Consiglio è necessario "potenziare gli investimenti pubblici a livello comunitario". Un appello che il premier ha rivolto alla Commissione europea e alla Germania: "Credo ci sia modo di identificare cose che aiutino la crescita come gli investimenti pubblici". "Se il contesto internazionale non crea domanda, il tutto rischia di diventare sterile e siccome le indicazioni sono in rapporto al Pil, se il Pil non sale c’e’ anche una maggiore difficoltà nel perseguire e mantenere gli equilibri di finanza pubblica che ci sono richiesti".
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