"Oggi vediamo tre attori. I Paesi devono essere i primi a metter in piedi il consolidamento fiscale che e’ inevitabile ma e’ anche recessivo. Come mitighiamo questo effetto? Molti di questi Paesi non crescono". Cosi’ Mario Draghi, governatore della Bce, durante il suo intervento al World Economic Forum di Davos. "I tassi sono saliti e scesi negli anni, cosi’ come le imposte ma tanti Paesi non sono cresciuti. Quindi ogni Paese – ha detto ancora – ha la propria riforma da fare. In seno all’eurozona, poi, ci sono altri problemi. Il secondo attore e’ la governance Ue. Il fiscal compact e’ molto importante perche’ sottrae alla sovranita’ nazionale parte della fiscalita’ obbligando i paesi dell’eurozona a fidarsi l’uno dell’altro. Il fiscal compact e’ il primo timido e incompleto segnale in questo senso ma dobbiamo ricostruire la fiducia nell’eurozona. La terza componente o attore – ha concluso Draghi – sono i ‘firewall’: qualcosa che impedisca traumi se ci dovessero essere cambi repentini negli spread".
ItaliaChiamaItalia, il TUO quotidiano online preferito. Dedicato in particolare a tutti gli italiani residenti all'estero. Tutti i diritti sono riservati. Quotidiano online indipendente registrato al Tribunale di Civitavecchia, Sezione Stampa e Informazione. Reg. No. 12/07, Iscrizione al R.O.C No. 200 26
Discussione su questo articolo