Le elezioni dei Comites, che si terranno a dicembre, restano il tema principale su cui discutono gli addetti ai lavori, e non solo, in questi giorni. ItaliaChiamaItalia sta dando spazio a ogni tipo di opinione e sta ascoltando diversi protagonisti del mondo dell’emigrazione. Fra questi, certamente c’è Vincenzo Nicosia, presidente di Sicilia in Europa, che nel suo passato ha all’attivo anche diverse battaglie politiche. A lui, vecchio amico del nostro quotidiano online, abbiamo chiesto il suo pensiero su questo rinnovo dei Comites.
Vincenzo, si terranno a dicembre le elezioni dei Comites. C’è stato un ampio dibattito su questo. Tu come la vedi?
“E’ tutta una farsa che dura da dieci anni. Dopo le vergogne a cui la politica ci ha abituati, adesso subiamo un atto antidemocratico che sancisce una volta per tutte l’assoluta indifferenza verso gli italiani all’estero”.
Dunque Sicilia in Europa non presenterà liste ai Comites?
“La nostra associazione non presenterà nessuna lista, lo faremo intanto per protesta, perchè non accettiamo le modalità con cui sono state partorite queste fantomatiche elezioni dei Comites, e poi perchè siamo convinti che i Comites, per come sono strutturati, non siano utili alla nostra comunità all’estero, ma questo lo dico da anni. Non avendo alcun potere nè di controllo nè decisionale, mi spiegate a cosa servono? Poi, se andiamo a guardare il Comites di Manchester, tutti sanno che in 10 anni di non attività è costato un bel po’ di soldini pubblici: figurati che ancora molti connazionali manco sanno che esiste, ma questa è un’altra storia…”.
Nicosia non capisce come mai a Manchester il governo ha chiuso lo sportello consolare, nascondendosi dietro la spending review, ma ha mantenuto “una struttura come il Comites, che ai nostri connazionali non serve a nulla. Altra magia della politica”.
Quali errori secondo te sono stati commessi? Che cosa si sarebbe dovuto fare?
“Ritengo che dopo dieci anni di attesa, non bisognava preparare in modo cosi frettoloso questa elezione, togliendo ai nostri connazionali un diritto sacrosanto che e’ quello del voto. Non si possono escludere tutti gli italiani iscritti all’Aire e dare compito alle associazioni e Patronati di informarli che se vogliono votare, devono presentare una richiesta scritta, e chi non lo fa non ha diritto al voto; questo e’ un errore molto grave, ma ritengo in realtà che sia una strategia ben voluta, per dare modo ai poteri della sinistra che sono ben forti all’estero di poter sbaragliare eventuali avversari. Bisognava fare in modo di informare per tempo i connazionali: ora tutto sembra un bluff”.
Dite che volete boicottare le elezioni: quali iniziative avete in mente?
“Stiamo informando i nostri connazionali sull’accaduto e non ti nascondo che non ci vuole una forte fantasia per immaginare le risposte che ci danno: infatti, non c’e’ bisogno di boicottare nessuna elezione, perchè questa farsa si è boicottata da sola”.
Nicosia, residente a Manchester, nel Regno Unito, racconta: “I nostri connazionali sono molto incazzati per il fatto che dopo il consolato, il Mae ha chiuso anche lo sportello consolare. Sicuramente, ci sarà un’affluenza al voto bassissima e questo di certo, grazie a questa truffa vera e propria attuata dal Governo Renzi”.
A proposito delle accuse che alcuni muovono ai patronati, che in ogni appuntamento elettorale si trasformano in fabbriche di voti, Nicosia commenta: “Sono anche un dirigente di patronato e permettimi di dire a chi accusa i patronati di strumentalizzare queste elezioni che sarebbe opportuno di non mettere tutti dentro lo stesso calderone, perchè il nostro patronato non si e’ prestato a nessun giochetto nè ha approfittato del proprio status, quindi, sappiamo benissimo chi sono i personaggi che sfruttano le loro posizioni sul territorio. Prepariamoci al ritorno dei soliti ignoti”.
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