Mario Borghese, senatore e vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, durante le dichiarazioni di voto sul decreto legge che modifica la legge sulla cittadinanza, ovvero il famigerato decreto Tajani, ha dichiarato: “Accadrà che i figli di genitori italiani nati dopo il 27 marzo 2025 avranno la cittadinanza ma non potranno più trasmetterla, interrompendo la catena di trasmissione di un diritto basato sullo ius sanguinis”.
“Ovvero, capiterà che due fratelli, figli degli stessi genitori, non avranno più gli stessi diritti. E questo è davvero inaccettabile.
Non era il decreto-legge ma un ddl ordinario la scelta migliore per modificare la legge sulla cittadinanza per far fronte agli abusi che si riscontrano in alcuni Paesi ben individuati. Preciso che noi del MAIE vogliamo per primi combattere gli abusi ma questo decreto, purtroppo, punisce anche i diritti di quanti vivono all’estero e richiedono legittimamente la cittadinanza.
Ho provato in tutti i modi, grazie anche al buon rapporto con la maggioranza, di evitare questo effetto devastante, governo e maggioranza hanno accettato alcune modifiche rispetto al testo approvato in Consiglio dei ministri e di questo li ringrazio, ma sono modifiche che giudico ancora insufficienti.
Nell’annunciare, quindi, il mio voto contrario al decreto, auspico che prestissimo, con una legge organica sulla cittadinanza che il governo si è impegnato a presentare, si possano riparare i danni prodotti oggi.
Ringrazio di cuore il gruppo dei Civici d’Italia, cui appartengo, che mi ha permesso con generosità di svolgere la dichiarazione di voto, naturalmente tutti gli altri colleghi senatori voteranno a favore del provvedimento” ha concluso.