Christian Di Sanzo, deputato Pd eletto nella ripartizione estera Nord e Centro America, dichiarando il voto contrario del Pd al Dl Cittadinanza, in Aula ha detto: “Oggi il governo Meloni va a mettere un altro tassello, quello più tragico, del piano di smantellamento della realtà degli italiani all’estero”.
“Quando il ministro Tajani ha annunciato questo provvedimento il 28 Marzo ci ha colti di sorpresa – non sapevamo dell’esistenza di questo provvedimento che si sarebbe rivelato una novità pesantissima per tutti gli italiani all’estero.
Con questo decreto voi oggi state dicendo che i figli di chi ha più di una cittadinanza non potranno essere più italiani a meno che i genitori non abbiano vissuto due anni in Italia.
Un decreto che impone un limite fortissimo a tutti gli italiani che vivono l’esperienza dell’emigrazione – in pratica state dicendo che i nipoti di chi oggi emigra in Italia non saranno più cittadini italiani – perché i nonni si sono macchiati del peccato di acquisire la doppia cittadinanza.
Una legge che ci riporta in pratica indietro di trenta anni, agli anni 80, quando non esisteva la doppia cittadinanza”.
“Avete messo uno spartiacque – ha proseguito Di Sanzo – tra prima del 27 Marzo e dopo il 27 Marzo per le pratiche di cittadinanza, creando caos e confusione negli uffici consolari perché siete incapaci di gestire una transizione organizzata, e solo grazie all’intervento del Partito Democratico siamo riusciti a salvare le pratiche di chi aveva già un appuntamento, il minimo che si potesse fare per evitare di passare come il solito paese di Pulcinella, dove si promette prima una cosa a persone che spendono migliaia di euro per ottenerla e poi si annulla tutto dicendo che semplicemente si era scherzato.
Oggi è il giorno dell’inizio della fine di una eredità culturale, politica, storica delle nostre comunità all’estero – comunità che non capite come poter integrare nel Sistema Paese e che non sapete come rendere partecipi, se non a parole quando andate a cercare il loro voto.
Spero che gli italiani all’estero si ricordino il nome della presidente Giorgia Meloni – il nome di colei che ha decretato la fine delle nostre comunità.
Ma noi che crediamo in un’idea fondamentalmente diversa del mondo, in un mondo in cui l’esperienza internazionale dei nostri giovani è un valore e non demerito, in un mondo in cui si può essere cittadini di più Paesi e costruire ponti tra l’Italia e l’estero”, ha concluso Di Sanzo.