Primo comandamento "non sprecare". Perche’ lo spreco di cibo, solo in Italia, brucia ogni anno l’1,19% del Pil, circa 18,5 miliardi di euro nel 2011. I dati raccolti dall’osservatorio Waste Watcher saranno presentati a Padova in occasione del lancio della campagna europea di Last Minute market "Un anno contro lo spreco", sostenuta tra gli altri anche da Unicredit: nella citta’ veneta un migliaio di sindaci firmera’ per ridurre gli sprechi sul proprio territorio.
L’analisi sui consumi fatta da Waste watcher evidenzia, pero’, che gran parte del cibo buttato finisce nella pattumiera di casa: solo lo 0,23% del Pil che finisce in discarica si colloca nella filiera della produzione (agricoltura), trasformazione, (industria alimentare), distribuzione e ristorazione. Il resto e’ a livello domestico: lo 0,96% del Pil, circa 15-16 miliardi di euro.
I dati sono contenuti nel nuovo libro, "Vivere a spreco zero", dell’inventore di Last minute market, l’ex preside della Facolta’ di Agraria dell’Universita’ di Bologna, Andrea Segre’, in libreria da domani. "Vivere senza sprechi forse e’ un’utopia- ragiona Segre’, presentando le prossime iniziative a Bologna assieme al responsabile per il Centro-Nord di Unicredit, Luca Lorenzi- ma l’importante e’ andare in quella direzione. Nel libro ci sono una serie di consigli per raggiungere l’obiettivi, che non significa tornare indietro, ma andare avanti in maniera sostenibile".
Anche le amministrazioni locali possono fare molto per ridurre gli sprechi, come si tentera’ di dimostrare il 20 maggio a Padova con "Sindaci a spreco zero", un forum sulle buone pratiche che le amministrazioni si impegnano ad attivare sui loro territori. Un esempio? "Un sindaco puo’ intervenire per recuperare il cibo nelle mense scolastiche, dove lo spreco e’ una cosa indegna: basta scrivere nei capitolati d’appalto che il recupero e’ obbligatorio", spiega Segre’. "Serve una maggiore attenzione- sollecita il professore- vorremmo che la politia intevenisse: ora non ci sono piu’ scuse, volendo le cose si possono fare".
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