La vittoria con il Marsiglia lo ha ringalluzzito. Aurelio De Laurentiis si scatena alla vigilia del match di campionato con il Torino. Ribadisce concetti gia’ espressi piu’ volte sul calcio europeo, sull’inconsistenza dell’ Europa League ("non puo’ supportare e finanziare i club di un certo livello, ma solo quelli con budget inferiore. E’ una competizione che distrae moltissime energie fisiche e mentali dal campionato") e sulla necessita’ di organizzare un campionato riservato alle piu’ forti squadre continentali ("Prendiamo le prime 5 o 6 di Francia, Italia, Inghilterra, Spagna, Germania, ci si mette d’accordo e si fa un torneo europeo in parallelo") e poi si concentra su Rafa Benitez, una scelta fatta quest’estate, dopo l’addio di Mazzarri, che per lui ha rappresentato una vera e propria svolta epocale. "E’ bravissimo Benitez – dice il presidente a Radio Kiss Kiss – con lui ho fatto bingo, e’ un grandissimo signore e papa’, esperto di calcio, e’ un teorico e un pratico, sa gestire perfettamente le persone".
La trasferta di Marsiglia, il modo con il quale ha gestito in queste ultime settimane il caso-Higuain, la sua fantasia nel fare i cambi durante le partite e le modalita’ di gestione del turn over: sono tutti argomenti che dimostrano, secondo De Laurentiis, come la sua scelta per la panchina del Napoli sia stata felicissima. "Per un allenatore – spiega il presidente – cosa ci sarebbe di piu’ facile che mandare nella fossa dei leoni il proprio gladiatore? Ma e’ sbagliatissimo, perche’ se il gladiatore ha risentimenti muscolari, lui dira’ sempre di essere disponibile. Benitez ha dato ad Higuain questa sicurezza che deve ritrovare, facendolo giocare col Marsiglia. Tutti i grandi campioni hanno questo momento di intrinseca esigenza di volersi preservare".
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