Città che vai, sconcezza che trovi. Parafrasato l’antico adagio, la nostra cara bella Italia non si stanca di produrre squallore. Siamo un Paese ormai fuori di testa, sempre pronto a concedersi alla follia giornaliera. L’Italia delle porcherie, fiera ininterrotta di sconcezze. Quando non sono politici, onorevoli, portaborse e faccendieri, ci si mettono anche privati cittadini e gestori di locali pubblici. Proprietari di ristorante, titolari di un esercizio, come nel caso di Firenze. La verità è questa: dovunque ti giri è una cloaca della morale, ormai non c’è più religione, regna la necessità smodata di prendere le leggi per i fondelli. L’ultima squallida trovata riguarda un ristorante fiorentino in via Reginaldo Giuliani. “Enoteca dall’ambiente accogliente, intimo e gay friendly”, si legge sulla pagina di Facebook, dove è ancora possibile reperire l’invito alla serata di venerdì scorso. “Aperitivo per adulti, Sexy spettacolo”, l’invito è accompagnato da una locandina bene in vista su Facebook.
Una donna in guepiere nera, calze dello stesso colore, molto sexy, scarpe con tacchi alti, distesa su un minuscolo sgabello, cosce e petto generoso bene in vista. Al ristorante “Primizie di sapori”, si assaporava di tutto, si poteva gustare di tutto, anche lo striptease di belle professioniste, non solo piatti della tradizione fiorentina e toscana. La possibilità di buone bistecche, non limitate a quelle classiche alla fiorentina di otto etti. Carne Chianina e altro. Spettacoli di spogliarelli abusivi, anche alla presenza di minori.
L’ultimo sexy show di venerdì scorso è stato interrotto da un blitz della polizia. Indagate due signore fiorentine di 34 e 36 anni, titolari della licenza d’esercizio dell’allegro locale. Le ha incastrate la denuncia di una mamma: l’ex marito accusato di aver portato le loro due figlie di meno di dieci anni al ristorante e di averle fatte assistere allo spettacolo di spogliarello. Siamo davanti all’ennesimo episodio di degrado morale. A questo punto la domanda sorge spontanea: che Paese è diventato l’Italia dell’ex premier che faceva quello che faceva all’interno delle sue abitazioni e delle sue ville? Il pudore non esiste più e, consentite di aggiungere, che pure il cervello non c’è più. Siamo fuori di testa, se portiamo due bambine, ragazzine di dieci anni, al ristorante dove si esibiscono le spogliarelliste. Matti, ecco cosa siamo.
Una delle professioniste dello strip si è esibita addirittura in uno spogliarello integrale. Sì, nuda come mamma l’ha fatta, davanti a minori. Non si è fermata neppure dopo averne constatato la presenza in sala. Le spogliarelliste rischiano una denuncia per atti osceni in presenza di minori. Le serate organizzate occasionalmente iniziavano molto presto, alle 20,30. I clienti venivano allietati da visioni di questo tipo: due donne seminude si toccavano fra loro, oppure un uomo in slip e la stripteuse in vestaglia trasparente. All’ultima performance, tra le coppiette che partecipavano alla cena sexy, c’erano però anche due agenti della sezione reati contro la persona e in pregiudizio di minori. Quando il sexy show è cominciato hanno avvertito i colleghi presenti all’esterno, il blitz è scattato e la festa è finita. Probabile la revoca della licenza, il locale rischia la chiusura definitiva.
Ma il papà, come si è giustificato il genitore degenere? Ha raccontato di frequentare da tempo il locale e di aver prenotato senza sapere dello spettacolo. Non è stato ancora denunciato, in attesa che gli inquirenti raccolgano ulteriori testimonianze. Le due proprietarie la denuncia l’hanno beccata in pieno. Il reato è di “organizzazione di spettacoli, intrattenimenti pubblici, accuse di favoreggiamento personale per non aver fornito agli inquirenti informazioni utili ad identificare le due spogliarelliste protagoniste dello spettacolo alla presenza di minorenni”. Siamo caduti davvero in basso. Più giù di così, non può che esserci il fondo della cloaca.
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