“A Gianni Alemanno che non perde occasione per cercare a destra e a manca qualche capro espiatorio al quale addossare la causa di alcuni suoi evidenti fallimenti vorrei dire che è ingeneroso, oltreché falsamente moralista, accusare l’assemblea capitolina di alimentare l’antipolitica. Se il sindaco sente la necessità, direi finalmente, di capire da dove origina questa ondata di antipolitica, io gli suggerisco, per esempio, di guardare in casa propria ai molti indagati che sono poi le colonne portanti della sua corrente”. Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale e candidato alle primarie per il centrodestra come sindaco della città, replica così al primo cittadino in merito all’approvazione del bilancio.
“Mi piace oggi ricordare ad Alemanno – continua Santori – quando era il capo dell’opposizione in Campidoglio e, nel febbraio del 2008, consentì, senza alcuna opposizione, l’approvazione del Piano Regolatore di Veltroni facendosi cassare tutti gli ordini del giorno in un sol colpo solo senza neanche presentare ricorso al Tar e al Consiglio di Stato cosa che, invece, ha fatto ora l’opposizione con la delibera sull’Acea sulla quale il sindaco e il suo staff si sono incaponiti bloccando l’Assemblea capitolina per 7 mesi”.
"Oggi dovremmo essere in aula a discutere il bilancio del 2013 – conclude il candidato alle primarie come sindaco della città – Invece stiamo ancora tentando di approvare quello del 2012. Ma chiedo ad Alemanno: è solo colpa dell’Assemblea capitolina e dell’opposizione che ha presentato 67 mila documenti collegati al bilancio? O piuttosto della giunta Alemanno che, in colpevole e ingiustificabile ritardo, ha presentato il documento di bilancio solo a marzo 2012?” conclude Santori.
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