Carlo Calenda, segretario di Azione, intervenuto a ‘Futuro Direzione Nord’, la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline e organizzata nella sede di Assolombarda a Milano, ha detto: “Trump sta distruggendo l’Occidente per come l’abbiamo conosciuto dal dopoguerra a oggi. E questo rende responsabile l’Europa a diventare indipendente dal punto di vista della difesa e della tecnologia, una sfida gigantesca”.
Anche per questo, l’auspicio di Calenda è che le parole di Marina Berlusconi, che ha criticato l’operato nei primi 100 giorni del presidente americano, possano rappresentare un messaggio per l’esecutivo.
“Questo governo ha dentro cose molte diverse. Forza Italia che è un partito dell’area popolare, Matteo Salvini che è alleato con quelli che l’Europa la vogliono distruggere, Fratelli d’Italia che viene da quell’area ma Meloni ha tenuto una linea di politica estera condivisibile sull’Ucraina e nel rapporto con la Von Der Leyen” ha aggiunto Calenda.
Sul fronte economico, Calenda ha sottolineato che Industria 4.0 è stato uno strumento “che ha funzionato” ma in Italia “cambiamo gli strumenti che funzionano sennò non c’è notizia” e il problema è che adesso “il comparto dell’automotive è praticamente morto”.
Per quanto riguarda il posizionamento politico di Azione, Calenda ha ribadito: “Noi stiamo dove gli elettori ci hanno messo, per costruire un centro liberale. Non sto nel campo largo perché credo che se vanno al governo Conte e Bonelli sarà una iattura” e quindi alle elezioni l’obiettivo “è ricostruire quell’area che ha preso l’8% cercando di spiegare ai cittadini italiani che non si può andare avanti se non c’è un’area liberale, repubblicana, pragmatica e non ideologica”.