I risultati dei ballottaggi parlano estremamente chiaro: il centrodestra sul territorio non esiste. Il centrosinistra si aggiudica tutti e undici i ballottaggi nelle citta’ capoluogo. L’affluenza per le elezioni comunali e’ stata del 48,51%, in calo di oltre undici punti rispetto al primo turno. Il dato piu’ significativo e’ stato il successo a Roma di Ignazio Marino che ha prevalso con quasi 30 punti di distacco su Gianni Alemanno. Distrutto dunque il sindaco uscente, candidato del centrodestra.
Si e’ fermata invece a Treviso la rimonta dell’ex sindaco sceriffo, Giancarlo Gentilini che ha perso il confronto con lo sfidante Giovanni Manildo. Vittoria del centrosinistra a Barletta con l’ex portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Pasquale Cascella e a Siena con Bruno Valentini. Lo schieramento progressista trionfa anche in Lombardia a Lodi con Simone Uggetti e a Brescia con Emilio Del Bono. Successi dei candidati Pd a Iglesias (Emilio Agostino Gariazzo), Imperia (Carlo Capacci) e Avellino (Paolo Foti). Il centrosinistra conquista anche Viterbo con Leonardo Michelini e Ancona con Valeria Mancinelli.
Canta vittoria il Partito Democratico, con il segretario nazionale Guglielmo Epifani che dichiara: l’affermazione di Ignazio Marino al ballottaggio per il Campidoglio "e’ una vittoria di tutto il centrosinistra". E Marino, neosindaco della Capitale d’Italia, assicura: "Da oggi si passera’ dalla cultura dell’io alla cultura del noi, saremo noi con le nostre idee, le nostre speranze e il nostro orgoglio di riavere indietro la nostra Roma”.
Per Debora Serracchiani, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e componente della segreteria nazionale del Pd, è “la vittoria di una nuova classe dirigente che si e’ messa in gioco sul territorio. Il centrosinistra ha dimostrato che quando scommette su una classe politica diffusa e rinnovata e’ in grado di intercettare le richieste della societa’ e riesce a ottenere ottimi risultati elettorali”.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, parla di “un risultato storico per il centrosinistra del Lazio”, e il presidente del Consiglio, Enrico Letta, vicesegretario Pd prima di arrivare a Palazzo Chigi, commenta: "Guardando il risultato delle amministrative, complessivamente, e’ un risultato che rafforza lo schema del governo di larghe intese. Oggi siamo in condizione di lavorare bene e raggiungere i risultati che i cittadini aspetto". Secondo Letta è “un segnale di allarme" l’aumento dell’astensionismo nei ballottaggi, dunque “occorre tutti fare una riflessione".
Ma a fare una vera riflessione dovrà essere anche il centrodestra, con un PdL che esce sconfitto ovunque. Gianni Alemanno in conferenza stampa ha ringraziato il partito: “non ho recriminazioni nei confronti di Silvio Berlusconi che c’e’ stato con i suoi mezzi come le videointerviste. Ringrazio anche Francesco Storace e Fratello d’Italia”. Ma l’aria è pesante e sa di sconfitta.
Fabrizio Cicchitto, esponente di punta del PdL, osserva: “A livello politico nazionale il PDL continua ad essere trainato da Berlusconi, e ciò si vede nei sondaggi. Questo traino viene meno a livello locale perché siamo in ritardo sull’esigenza di costruire un partito democratico, radicato sul territorio, che sceglie i suoi dirigenti locali con i congressi votati dai tesserati e i candidati sindaci e consiglieri comunali con le primarie”. E Daniela Santanchè aggiunge: “Abbiamo perso, e’ un dato sotto gli occhi di tutti. Non siamo stati in grado di avere una classe dirigente convincente – spiega la pidiellina – abbiamo avuto candidati dei sindaci uscenti che poi abbiamo scoperto che non sono stati apprezzati dai cittadini, quindi dobbiamo fare delle riflessioni al nostro interno e capire cosa non funziona".
Maurizio Gasparri: "La sinistra che vince questa tornata elettorale deve riflettere su altre vittorie amministrative che poi hanno avuto come seguito una sconfitta alle politiche e noi dobbiamo riflettere su questo risultato negativo. La prima cosa è ripartire dalla realtà e non fare come Bersani che la sera delle elezioni credeva di avere vinto e invece aveva perso". "Il giudizio critico e’ prevalente e prendiamo atto di questo risultato – ha aggiunto – ma proseguiremo la nostra azione politica. Il risultato e’ negativo su tutte le piazze, e’ una tendenza generale. I numeri sono chiari – ha concluso Gasparri – ma rivendichiamo quanto abbiamo fatto".
SALVINI (LEGA), CHI LITIGA ALLONTANA LA GENTE “Chi litiga allontana la gente e qui c’e’ qualcuno che litiga troppo”. Il vicesegretario della Lega Nord Matteo Salvini, imputa agli screzi degli ultimi giorni tra il presidente del Carroccio Umberto Bossi e il segretario Roberto Maroni, i motivi della debacle elettorale. “Il messaggio lo abbiamo ricevuto forte e chiaro e la lezione e’ che quando litighi non risolvi i problemi, spingendo gli elettori alla astensione. Tuttavia, sono convinto che i voti alla Lega torneranno, ma noi dovremo essere piu’ furbi e cattivi, soprattutto nei confronti di Roma, che non ci perdona nulla”.
DI MAIO (M5S), VINCIAMO A POMEZIA PERCHE’ LI’ M5S E’ STATO TESTATO “Abbiamo altri due sindaci a 5 Stelle. Pomezia e Assemini. Grandi! Da sottolineare che a Pomezia, citta’ difficilissima, diventa Sindaco Fabio Fucci, gia’ consigliere comunale per il Movimento negli ultimi anni. Dove ci mettiamo alla prova, veniamo premiati".
Discussione su questo articolo