Le elezioni amministrative di primavera si avvicinano ogni giorno di più e il centrodestra è ancora alla ricerca dei candidati. Succede anche nelle principali città in cui si voterà. A Roma, per esempio, dove continuano a girare i soliti nomi, ma ancora non esiste alcuna certezza. Intanto aumenta il pressing nei confronti di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Francesco Giro, senatore di Forza Italia, chiede attraverso un post sui social una sua “discesa in campo”.
“Giorgia ora tocca te e vincerai! Sarai il primo sindaco donna di Roma a 39 anni!", cinguetta Giro, postando una foto di Meloni con Berlusconi e Salvini. “Ti attaccheranno in campagna elettorale, ma noi ti difenderemo. Sei romana, ami Roma, la vivi ogni giorno. Ti voteranno anche gli avversari. Sei perfetta". Poi conclude: "Non avere alcun timore. Siamo con te".
Meloni prende tempo. Ancora non si decide. Bisognerà attendere ancora qualche settimana. Secondo quanto raccontano i soliti bene informati l’ex ministro della Gioventù sta cercando garanzie. Anche dal punto di vista economico. La campagna elettorale a Roma è una spesa mica da ridere: si parla di uno, due milioni di euro per fare le cose per bene. Chi paga? Silvio Berlusconi da tempo ha fatto capire a tutti che si è stancato di scucire quattrini e questo cambia le cose di molto, perché l’assenza del suo contributo si sente. Questi e altri nodi forse potranno essere sciolti durante la riunione tra l’uomo di Arcore, Salvini e Meloni che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni.
Nel frattempo Giorgia non perde occasione per puntare il dito contro Renzi e la sua sinistra. “Ieri sera – scrive su Facebook -, in occasione dell’incontro istituzionale tra il premier Renzi e il presidente dell’Iran Rouhani in Campidoglio, alcune statue di nudo esposte nei Musei Capitolini sono state coperte con dei pannelli per non offendere la sensibilità di Teheran. Una scena già vista a Firenze, quando una statua di nudo esposta a Palazzo Vecchio è stata coperta per non infastidire lo sceicco principe ereditario degli Emirati Arabi. Il livello di sudditanza culturale di Renzi e della sinistra ha superato ogni limite di decenza. A questo punto ci chiediamo che cosa avrà in mente Renzi per l’arrivo in Italia dell’emiro del Qatar previsto in settimana: coprire la Basilica di San Pietro con un enorme scatolone?".
DIRIGENTI FDI, PRIMARIE SUBITO La base di Fdi è in fermento. Nelle scorse ore una ventina di dirigenti del partito, aderenti al movimento Azione Nazionale, hanno inviato una lettera a Giorgia Meloni per ribadire ancora una volta la necessità di primarie. Primarie subito e senza paletti perché Fratelli d’Italia nasce sul mito delle primarie e perché più volte in questi anni i suoi rappresentanti, a partire dal suo leader, Giorgia Meloni, "hanno urlato che i candidati non li decidono le segreterie o i tavolini a Palazzo Grazioli o Via Bellerio, ma il popolo sovrano": a chiederlo, in una missiva inviata questa mattina a Giorgia Meloni, sono una ventina di dirigenti di Fratelli d’Italia, aderenti al movimento Azione Nazionale.
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