All’Università Roma Tre un corso per diventare professionista della sicurezza nei cantieri. Grazie all’accordo tra l’Università Roma Tre e il CefmeCtp, futuri architetti e ingegneri possono ampliare le proprie competenze per fare il primo passo nel mondo del lavoro.
Gli studenti di Architettura e Ingegneria, durante il percorso di laurea, possono acquisire l’attestato di coordinatore della sicurezza. Ciò in progettazione e in esecuzione, grazie a un accordo che l’Ateneo romano ha stretto da qualche anno con il CefmeCtp, Organismo per la formazione e la sicurezza in edilizia di Roma e provincia. Il coordinatore della sicurezza è il professionista che opera nell’ambito della sicurezza sul lavoro e della regolarità dei cantieri temporanei e mobili. Si tratta di una figura chiave prevista già dal decreto legislativo n. 494/1996 e oggi dal decreto legislativo n. 81/2008. L’intento è affidare al committente l’obbligo di programmare e di fare osservare alle imprese affidatarie le misure di prevenzione, con la nomina di coordinatori della sicurezza in progettazione e in esecuzione.
Per i coordinatori della sicurezza il decreto prevede l’obbligo di frequentare un corso di formazione di almeno 120 ore sui temi della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili. L’attestazione dell’avvenuta formazione può essere rilasciata solo dagli organismi individuati dal decreto stesso: tra questi il CefmeCtp di Roma. Il percorso formativo studiato dal CefmeCtp di Roma è rivolto ad approfondire le conoscenze sulla legislazione comunitaria e nazionale e a sviluppare le competenze per l’applicazione delle norme e comportamenti orientati all’applicazione della sicurezza.
In questo anno accademico il corso opzionale “Progettare e costruire in sicurezza” della durata di 125 ore, valore 8 Cfu, si è svolto da ottobre 2015 a gennaio 2016 con la partecipazione di ottanta studenti, venticinque dei quali si sono presentati già alle sessioni d’esame del mese di febbraio 2016. Titolare del corso è il professor Adolfo Baratta, coadiuvato nelle attività dai professori Alfredo Simonetti, Silvio Mancini e Stefano Schietroma.