Il ‘modello’ e’ quello dei ‘cartoneros’ sudamericani: sottrarre carta e cartoni esposti su strada per la raccolta differenziata da vendere nei punti di raccolta. Ma la ‘riserva di caccia’, in questo caso, era il ben piu’ glamour Quadrilatero della moda di Milano. La banda, formata da sei persone, e’ stata sgominata oggi dalla polizia locale, al termine di un’attivita’ investigativa durata un anno, bloccando cosi’ un giro che arrecava danni alla pubblica amministrazione stimati in 200-300 mila euro l’anno.
Le indagini dei vigili dell’Unita’ centrale informativa, dirette dal comandante Tullio Mastrangelo e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Luigi Luzi, hanno portato alla luce un’organizzazione collaudata che vendeva la refurtiva a discariche sia regolari, sia abusive, che pagavano il materiale a un prezzo inferiore a quello di mercato (su questo fronte gli investigatori stanno ancora approfondendo).
A essere danneggiati dall’operato illecito del gruppo erano sia l’azienda di servizi ambientali Amsa, che beneficia di un contributo comunale in base al quantitativo di carta e cartone effettivamente raccolto, sia lo stesso Comune di Milano che, proprio tramite l’Amsa, riceve dal consorzio che si occupa del riciclo il corrispettivo del valore economico del materiale.
L’operazione e’ scattata su denuncia di Amsa, dopo i ripetuti e consistenti furti di carta negli appositi contenitori esposti in strada per la raccolta differenziata. La banda infatti recuperava il materiale, servendosi anche di autocarri, nelle notti e negli orari prestabiliti per l’esposizione dei cassonetti, passando poco prima dei mezzi Amsa che si trovavano quindi di fronte a cassonetti gia’ svuotati. E il furto avveniva dopo una selezione attenta e paziente del materiale migliore da conferire poi alle discariche. Anche le zone scelte non erano casuali: sono quelle in cui e’ possibile reperire il quantitativo piu’ consistente o di maggior pregio commerciale, ovvero nelle aree con molti uffici e nel Quadrilatero della moda, dove i negozi depositano abitualmente al loro esterno grandi quantita’ di cartone da imballaggio.
L’attivita’ di pedinamento e osservazione messa in atto dai ‘ghisa’ ha quindi portato all’emissione, da parte del Gip Vincenzo Tutinelli, di misure cautelari nei confronti di sei uomini: due stranieri con regolare permesso di soggiorno e quattro italiani residenti in provincia di Milano. Per loro, accusati di furto con l’aggravante di aver commesso il fatto su ‘cose esposte per consuetudine e necessita’ alla pubblica fede’ e di aver causato alla pubblica amministrazione un danno patrimoniale di rilevante entita’, sono scattati il divieto di allontanamento dal territorio regionale e l’obbligo di permanenza nella propria residenza dalle 20 alle 8.
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