Un rimpasto dopo le Europee? “No, non uso il voto europeo per sistemare le questioni italiane, lo lascio fare ad altri”. Lo ha detto Matteo Salvini a Tg2 Post. Poi, a proposito delle polemiche sui voli di Stato, il ministro dell’Interno ha spiegato: “Uso l’aereo per andare a lavorare, non per fare pic nic o comizi”.
Parlando ancora delle elezioni europee: “Il voto del 26 maggio e’ un referendum non su Salvini, se è simpatico o antipatico, ma sull’Europa. A chi piace questa Europa voti Pd e Fi, chi ha voglia di cambiamento ha una scelta, la Lega, che ha 12 alleati internazionali e non è più da sola”.
Nella scelta del prossimo presidente della Bce, allo scadere del mandato di Mario Draghi a fine ottobre, contera’ l’esito delle elezioni di fine maggio. E “non dobbiamo necessariamente scegliere (candidati, ndr) fra Parigi e Berlino”. “Aspettiamo il voto del 26 maggio. Penso – dice intervistato dalla Reuters – che cambieranno molte cose in Europa, anche a livello della Commissione”.
Sulla Tav: “Leggo che il ministro Toninelli dice che la Tav veneta è finanziata e si farà. Sono felice di aver sbloccato un cantiere fondamentale per l’Italia e fermo da troppo tempo. Vuol dire che la pressione della Lega ha trasformato un ‘no’ in un ‘sì’. È una buona pratica, ma soprattutto una bella notizia per il Veneto e per lo sviluppo del Paese. Anche per le autonomie, la flat tax e la sicurezza auspico lo stesso costruttivo atteggiamento da parte dei 5stelle”.
Il vicepremier leghista sarà l’ospite de ‘L’intervista’ di Maria Latella in onda domani, 18 maggio, eccezionalmente alle 20,30 su Sky Tg24.