Sale si’, sale no. E quale sale? Ricordiamo, che la maggior parte dei tessuti e dei fluidi degli esseri viventi contiene una certa quantità di sale. Infatti, gli ioni sodio sono essenziali per la trasmissione dei segnali sensoriali e motori lungo il sistema nervoso. L’importante e’ non esagerare con il consumo, perche’ il sale lo troviamo aggiunto in molti altri alimenti e questo puo’ creare problemi a chi soffre di pressione alta.
Come scegliere il sale che acquistiamo? Salare con il sale marino, con il sale raffinato o con salgemma? Il sale marino e’ quello che proviene dall’evaporazione di acqua di mare che se sottoposto a trattamento diventa sale raffinato.
Salgemma e’ il sale delle miniere, prodotto nel corso dei secoli. Quale la differenza dal punto di vista nutrizionale? Il salgemma e’ cloruro di sodio, praticamente allo stato puro mentre il sale marino integrale contiene una serie di elementi, quali lo iodio, il magnesio, il potessio e altri oligoelementi.
Il sale raffinato deriva da processi che eliminano parte dei componenti. Esistono anche dei sali iposodici o con aggiunta iodio. Alcuni trovano piu’ "saporito" il sale marino integrale, altri comprano quel che trovano sullo scaffale del negozio. Infine, e’ da tener presente che i sali arricchiti o impoveriti (iposodici) costano di piu’ di quelli tradizionali.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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