Non si arresta l’aggressione, da parte della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica di Roma, ai capitali illecitamente accumulati. L’ultimo sequestro, nell’operazione ‘Movida 2′, e’ avvenuto questa mattina ad opera del Nucleo di Polizia tributaria della Capitale e riguarda 15 tra societa’ e consorzi, partecipazioni societarie, automezzi, ma soprattutto disponibilita’ finanziarie, detenute in decine di conti correnti in Italia e all’estero, per un valore complessivo di 74 milioni di euro.
Il sequestro, disposto dal Tribunale di Roma, e’ stato operato dai Finanzieri del Gico (Gruppo investigazione criminalita’ organizzata) all’esito delle indagini delegate dalla locale Direzione distrettuale antimafia nei confronti di Giovanni De Pierro, classe 1950, soggetto emigrato formalmente a Barcellona (Spagna), indiziato di aver organizzato un sodalizio criminale, operante principalmente nella Capitale ma interessi in tutto il territorio nazionale e in alcuni stati europei e sudamericani, dedito alla perpetrazione di reati tributari, all’appropriazione indebita, alla truffa in danno di enti pubblici, alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio/reimpiego di capitali illeciti, al trasferimento fraudolento di valori.
L’odierno sequestro e’ l’ultimo – in ordine di tempo – di una serie di provvedimenti che hanno colpito De Pierro al termine di complesse indagini di polizia economico-finanziaria, avviate alla fine del 2012, nel cui ambito sono state confermate e rafforzate evidenze investigative, in precedenza acquisite in altra indagine di polizia giudiziaria, in ordine alla esistenza di un gruppo criminale, a struttura piramidale che, utilizzando il paravento di numerose societa’, formalmente amministrate da una vasta pletora di prestanome, e’ riuscito, nel corso degli anni, da un lato, ad assicurarsi un elevato numero di appalti pubblici (soprattutto nel settore dei servizi di pulizia) e, dall’altro, a sottrarsi al pagamento di ingenti somme dovute all’erario, all’Inps, all’Inail ed agli enti locali.
Il tutto attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti ed avvalendosi di societa’ che, dopo brevi periodi di operativita’ (due o tre anni al massimo), venivano cessate o poste in liquidazione, con contestuale nomina di teste di legno (talvolta stranieri) o, ancora, trasferite all’estero.
Dopo il maxi-sequestro del 29 gennaio scorso, che aveva riguardato l’ingente patrimonio nella disponibilita’ del proposto, ivi incluse 73 societa’ italiane e 14 estere – per un valore complessivo di 277.000.000 di euro – le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia tributaria di Roma hanno successivamente individuato e sottoposto a sequestro decine di conti correnti e polizze, nonche’ sviluppato ulteriori complessi accertamenti patrimoniali sul conto di 15 persone giuridiche, oggi sequestrate, operanti – prevalentemente – nei settori degli altri servizi di sostegno alle imprese e della costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, riuscendo a disvelare una nuova complessa rete di intrecci societari e, quindi, ancora una volta, la riconducibilita’ delle stesse a De Pierro.
Tra queste il Consorzio nautico toscano, con sede legale a Roma e con cantieri a Rosignano Marittimo (Li) e Pisa, che realizza lussuose imbarcazioni da diporto con marchio Austin Parker. In definitiva, gli accertamenti svolti hanno consentito di accertare come De Pierro sia riuscito nel tempo ad accumulare un ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare, del tutto incongruente rispetto ai redditi dichiarati. Tale sproporzione, unita alla qualificata pericolosita’ sociale, ha permesso di richiedere ed ottenere, ai sensi del dettato normativo del codice antimafia, l’applicazione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza ed il sequestro finalizzato alla confisca dell’intero patrimonio, direttamente o indirettamente riconducibile a De Pierro. Patrimonio che, allo stato, e’ stimabile in complessivi 351.000.000 di euro, di cui circa 65.000.000 costituiti da disponibilita’ finanziarie giacenti su conti correnti e polizze in Italia e all’estero.