La ricerca condotta dal San Raffaele di Milano, che ha ricostruito nel midollo osseo una parte della funzione del pancreas rappresenta ‘una speranza reale per i malati di diabete’. Lo afferma Stefano Del Prato, presidente della Societa’ Italiana di Diabetologia. ‘La strada scelta dai ricercatori milanesi e’ altamente promettente, perche’ i test sono stati condotti sull’uomo – spiega Del Prato – i pazienti trattati erano ‘particolari’, perche’ avevano dovuto subire l’asportazione del pancreas, ma questo studio mostra una strada nuova che si puo’ seguire, e credo proprio che al San raffaele ci stiano gia’ pensando’.
La via per una applicazione piu’ ampia, non ristretta soltanto ai pazienti che hanno dovuto subire l’asportazione del pancreas, e’ ancora lunga, sottolinea Del Prato: ‘I pazienti trattati hanno potuto fare un trapianto con le proprie cellule pancreatiche – spiega – per intervenire in chi non le ha piu’ bisogna utilizzare invece quelle di donatori. In questo caso pero’ c’e’ il problema del rigetto, e bisognera’ valutare se l’innesto nel midollo osseo e’ piu’ o meno pericoloso da questo punto di vista’.
Per il momento e’ il trapianto delle isole pancreatiche l’opzione piu’ efficace per i pazienti diabetici, nonostante le ricerche in tutto il mondo stiano verificando diverse altre possibilita’ per sostituire il pancreas: ‘Servono pero’ piu’ donazioni, con organi validi da cui sia possibile eestrarre un numero sufficiente di cellule – spiega Del Prato – tra le altre alternative a cui stanno lavorando i ricercatori di tutto il mondo direi che le staminali sono molto indietro, forse e’ piu’ vicino un pancreas sintetico in grado di svolgere almeno alcune funzioni. Se poi si trovera’ un modo per proteggere di piu’ le isole una volta trapiantate il metodo dei ricercatori milanesi potrebbe avere una grande applicazione’.
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