“Il proscioglimento di Stefano Conti dalle accuse per le quali è stato detenuto in un carcere di massima sicurezza panamense per quasi due anni, rischiando una condanna a 30, dimostra che bisogna insistere affinché gli oltre duemila italiani imprigionati in tutto il mondo abbiano un giusto processo”. Lo dichiara Andrea di Giuseppe, deputato eletto all’estero di Fratelli d’Italia, che così ha commentato la decisione del tribunale di Panama City di liberare il trader brianzolo.
“L’Italia sta pesando di più a livello mondiale e questi sono i risultati: un grazie alla Farnesina, al viceministro Cirielli, al sottosegretario Silli e all’ambasciatore Nicoletti”.
“Stefano è uno dei tanti Conti di Montecristo italiani che sono stati abbandonati nelle carceri di tutto il mondo da decenni e che sto seguendo affinché abbiano un giusto processo, vengano liberati se innocenti o riportati in Italia per scontare la pena.
Molte di queste persone – continua – sono state private dei diritti umani fondamentali e rinchiuse in condizioni inumane: non è ammissibile”.
“Stefano – conclude Di Giuseppe – sarà ufficialmente libero dal 4 aprile. Ho sentito il padre poco dopo la sua liberazione ed è stata un’emozione fortissima. Adesso bisogna riportare a casa l’ingegner Maurizio Cocco, detenuto in Costa d’Avorio da 31 mesi nonostante sia stato dichiarato innocente”.