Luca Cordero di Montezemolo, presidente del comitato promotore Roma 2024, in una intervista al Corriere della Sera, commenta il voto favorevole in Campidoglio per la mozione della candidatura ufficiale della città: "Sicuramente un fatto molto positivo, tenendo conto della difficile situazione politica della Capitale, dei veleni, delle accuse, delle contrapposizioni, delle inchieste giudiziarie… una posizione compatta è un eccellente segnale per le altre città candidate, come Parigi, Amburgo, Boston".
Dei 6 voti contrari dice: "Si cavalca l’insofferenza dei cittadini per quanto sta accadendo a Roma. Si afferma l’assioma secondo il quale qualsiasi opera pubblica è destinata a rappresentare una ruberia. Invece noi progettiamo il futuro della città e del Paese. Parliamo di una scommessa che riguarda i nostri figli", "le Olimpiadi 2024 potranno delineare una magnifica opportunità di purificazione per la Capitale, un clamoroso segnale di inversione di tendenza, cioè di pulizia. L’intera nostra azione sarà all’insegna della massima, assoluta trasparenza: costi, spese, investimenti, soggetti coinvolti, tutto avverrà in una casa di vetro dove sarà impossibile qualsiasi manovra oscura".
Secondo l’ex presidente della Ferrari, Confindustria ed Alitalia "le Olimpiadi costituiscono una svolta irripetibile, un segnale per l’intero Paese: se la Capitale, che si trova nella condizione che ben conosciamo tutti, non prova nemmeno ad accettare una sfida come le Olimpiadi 2024, allora significa arrendersi, chiudere baracca e burattini per una visione del futuro, rinunciare a una politica progettuale che ci allinei con le grandi capitali del mondo. Barcellona, dopo le Olimpiadi, è un’altra città. Non parliamo di Sidney. Londra ha recuperato interi pezzi di città. Aggiungo alla lista Torino, che ha avuto ‘solo’ l’appuntamento invernale ma ora ha – direi – un’identità diversa, un modo differente di proporre la propria immagine. La crisi infrastrutturale di Roma è sotto gli occhi di tutti: il dramma di una metropolitana inadatta, la mancanza di un autentico collegamento tra centro storico e aeroporto di Fiumicino… Invece Roma 1960 regalò alla Capitale realtà che la arricchiscono tuttora. Penso alla via Olimpica, ai sottopassi, alle dotazioni sportive. La Roma contemporanea si deve al 1960".
Conclude: "La vicenda Marino, sono sincero, è assolutamente indipendente dal progetto Olimpiadi perché riguarda il futuro. Ciò che importa è sicuramente il convintissimo appoggio manifestato dal presidente Sergio Mattarella al presidente del comitato olimpico internazionale Thomas Bach. Cosi come è essenziale il sostegno del governo, il lavoro del Coni e del comitato organizzatore. Rispondo così perché dobbiamo slegare quanto più possibile il sogno di Roma 2024 dalla strettissima attualità politica" e "penso che l’abbinata Olimpiadi 2024-Giubileo 2025 potrebbe davvero imporre Roma sulla scena planetaria".
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