Ammesso che il presidente incaricato di formare il nuovo Governo riesca ad andare in porto, ci auguriamo che Enrico Letta prenda in considerazione alcuni aspetti di fondo che non dovrebbero caratterizzare azioni e provvedimenti del nuovo esecutivo. Ci riferiamo a quelli in cui lo Stato la mette sempre in tasca ai cittadini, anche se questi ultimi sono probi e civici nelle loro azioni: un metodo che serve a far crollare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e perche’ queste ultime non riescano mai a risollevarsi dal baratro in cui sono state portate in tutti questi anni di scellerato regime partitocratico.
Prendiamo un solo esempio, a monito. La sigaretta elettronica. Un nuovo business per molte aziende e un minor ricavo da parte dello Stato per il minor consumo dei tabacchi. Secondo i dati dell’azienda Ovida, una delle leader del settore, un fumatore medio di tabacco spende in un anno circa 1.460,00 euro, mentre un fumatore di sigaretta elettronica spenderebbe 400,00 euro il primo anno e 280,00 gli anni successivi (costi decurtati dell’acquisto iniziale del vaporizzatore) (1). Ecco che, il famoso Stato e regime che ci ha governato fino ad oggi ha avuto una mefitica idea, grazie all’on. Alberto Giorgetti (Pdl) e Ugo Sposetti (Pd) che hanno presentato un emendamento al provvedimento dei pagamenti della Pubblica amministrazione che prevede, per la sigaretta elettronica, tassazione e vendita solo nei tabaccai.
Se questi sono i provvedimenti dell’unita’ nazionale in base alla quale il Presidente della Repubblica ha chiesto ad Enrico Letta di formare il Governo per aver consenso di Pd e Pdl, siamo proprio in alto mare. Il cittadino/consumatore risparmia in denaro e (presumibilmente) in salute e lo Stato che fa? Zac! Ti mette una nuova tassa e stabilisce il monopolio delle vendite, creando danni a consumatori e imprenditori. Cosi’ come siamo in alto mare per il metodo: un emendamento in un provvedimento sui pagamenti della PA… che c’entra? Ci viene in mente l’attuale legge sulla droga che fu inserita come emendamento nel decreto Olimpiadi del 2006 (2): una sorte di frode istituzionale che fa a cazzotti con semplificazione e trasparenza. Un esempio, questo della sigaretta elettronica, che stride in tutto quello che ci dicono non voler piu’ fare coloro che ci fanno le leggi e che ci vorrebbero governare
Vincenzo Donvito, presidente Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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