Sara’ l’autopsia a chiarire i dubbi intorno alla morte di Adelaide Balloni, la donna di 65 anni che lunedi’ sera ha perso la vita in uno studio dentistico di Vecchiano (Pisa), poco prima dell’operazione per l’estrazione di un dente. Stamani il sostituto procuratore Antonio Giaconi che indaga sull’episodio ha affidato l’incarico al medico legale Chiara Toni che domani effettuera’ l’esame sulla salma che al termine sara’ restituita alla famiglia. La donna e’ morta poco dopo che le era stata praticata l’iniezione di un anestetico: ha accusato un malore fulmineo che l’ha uccisa in pochissimo tempo. Inutile anche l’intervento dei sanitari del 118 immediatamente allertati dal personale dello studio dentistico.
I titolari dello studio, Franco e Fabio Pacciardi, padre e figlio, sono indagati con l’accusa di omicidio colposo, ma i magistrati chiariscono che si tratta di un atto dovuto in attesa del responso medico-legale. Domani anche i loro consulenti di fiducia assisteranno all’esame necroscopico. tra le ipotesi che si fanno c’e’ anche quella dello choc anafilattico in conseguenza dell’assunzione dell’anestesia, anche se Adelaide Balloni, originaria di Massa ma da tempo residente nel Pisano, era in quello studio per sottoporsi al terzo e ultimo intervento per l’estrazione di un dente e nelle sedute procedenti non c’era stato alcun problemi. In passato la donna, secondo quanto riferito da alcuni suoi familiari, aveva avuto problemi di tachicardia poi risolti con una cura.
Il figlio Marco, 33 anni, da tempo si e’ trasferito a Brescia e ora chiede di fare luce sull’accaduto: ”Vogliamo sapere che cosa e’ successo in quello studio – ha detto – e se mia e’ madre e’ morta per colpa di qualcuno oppure no”. Intanto, in seguito all’apertura dell’inchiesta da parte della procura pisana, lo studio Pacciardi e’ stato visitato dai Nas dei carabinieri che hanno acquisito la documentazione sanitaria della paziente ed effettuato un sopralluogo per prendere visione degli ambienti in cui si effettuano le prestazioni odontoiatriche. Sull’esito di questi sopralluogo pero’ i militari mantengono il massimo riserbo e solo in seguito riferiranno alla procura se siano state riscontrate carenze ingienico-sanitarie o altre irregolarita’. Per ora resta decisiva l’autopsia che chiarira’ quale sia stata l’origine del malore che ha provocato il decesso della paziente.
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