Quasi una lezione di diritto costituzionale comparato per Sergio Mattarella che oggi ha chiuso la sua visita ufficiale nel Regno Unito visitando il Parlamento a Westminster. Il presidente della Repubblica infatti ha trovato molta curiosita’ da parte britannica su quanto sta accadendo nel "laboratorio Italia" in materia di riforme costituzionali. E il capo dello Stato, grande esperto della materia, non si e’ fatto pregare e ha cercato di spiegare come funziona l’attuale sistema bicamerale e quali sono le modifiche all’esame del Parlamento. Il tutto e’ avvenuto nella Camera dei Lords che insieme alla Camera dei Comuni si trova nel palazzo di Westminster.
Mentre in Italia impazza il tormentone degli "impresentabili" per le elezioni regionali, il presidente ragionava di riforme nell’ovattata aula dei Lords, riccamente decorata con scenografiche sedute rosse al centro delle quali c’e’ il trono dedicato al sovrano. A chiedere lumi su quanto sta accadendo in Italia e’ stata la speaker della Camera dei Pari, la baronessa Frances Gertrude Claire D’Souza, che ha accompagnato il presidente in una visita accurata delle due Camere. La Lord speaker si e’ mostrata molto interessata a capire il funzionamento del bicameralismo italiano e soprattutto il processo riformatore in corso per il Senato.
Mattarella ha spiegato quali sono i meccanismi attuali senza entrare nel merito delle possibili soluzioni. Perche’, hanno riferito fonti italiane, il processo riformatore e’ in corso" ed e’ materia strettamente parlamentare. Gli interlocutori britannici hanno ascoltato con attenzione le spiegazioni sul funzionamento piuttosto complesso del bicameralismo paritario. Sistema costituzionale del tutto diverso dalla monarchia costituzionale britannica.
La Camera dei Lords, chiamata anche Camera dei Pari, e’ si’ una delle due assemblee parlamentari che costituiscono il parlamento del Regno Unito, ma ha poteri limitatissimi, ben minori di quelli che avrebbe il futuro Senato italiano se la riforma passera’. Se la Gran Bretagna e’ in questi giorni concentrata sul dibattito europeo per le riforme dei Trattati e la sua permanenza nell’Unione, gli echi della difficile situazione politica ed economica italiana sono arrivati anche alle orecchie del presidente.
Nel centro di Londra, uscendo dall’Abbazia di Westminster, un gruppo di cittadini italiani che lavorano in Gran Bretagna (come e’ noto a Londra cercano lavoro migliaia e migliaia di giovani italiani) ha chiesto a Mattarella di "raddrizzare il Paese". "Cosi’ torniamo in Italia", hanno aggiunto dando bene il senso di quanto sia necessario mettere in ordine l’Italia velocemente.
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