“De Magistris fa il martire sul Cr8 ma produce una media di debiti fuori bilancio di oltre 100 milioni di euro all’anno. Questa è la sua gestione. La sua giunta con la delibera 274 chiede al Consiglio di riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio per oltre 180 milioni di euro maturati tra settembre 2015 e dicembre 2016. Ora siamo a luglio 2017 e ancora parliamo di debiti di due anni fa. Debiti che rappresentano per il Comune di Napoli un nervo scoperto di una portata tale che non esiste in altre città italiane. La sproporzione rispetto ad altre realtà amministrative è significativa soprattutto per la tipologia della lettera E corrispondente ad acquisto di beni e servizi senza idonea copertura finanziaria”. Così Mara Carfagna, deputato e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia.
“Si tratta di oltre settemila schede dalle quali emerge come, in molti casi, ci troviamo difronte a spese che potevano e dovevano essere programmate ma che l’amministrazione ha consapevolmente fatto emergere per non sottrarre voci alla competenza: altrimenti non avrebbe avuto i soldi per pagare gli stipendi e le bollette. Un modo di procedere ormai collaudato fatto di improvvisazione e superficialità e come sempre a pagarne le spese sono i napoletani, perché quando parliamo di debiti fuori bilancio non parliamo di tecnicismi ma di soldi sottratti ai bisogni primari. Un’amministrazione sana ha pochi debiti fuori bilancio e quelli che ha li riconosce subito come prevede la legge mentre a Napoli sono tanti e riconosciuti in ritardo con danni enormi sulle casse per interessi e spese legali. Tutto questo in una città in cui anche un euro risparmiato rappresenterebbe una boccata di ossigeno. Certo l’amministrazione de Magistris ha ereditato una situazione pesante ma non è riuscita a migliorare ed ha operato anche peggio”.
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