Tiziana, 31 anni, si è tolta la vita per un video hot pubblicato a sua insaputa su Whatsapp e Facebook. Roberto Saviano su Facebook commenta: “Sono addolorato per la morte di T. Sono addolorato perche’ e’ vittima di voyeurismo, perche’ e’ stata schernita, perche’ i video di cui era protagonista sono diventati virali e sono stati prima diffusi e poi guardati nonostante si sapesse che lei non ne avrebbe voluto la diffusione. Perche’ dopo la sua morte c’e’ stato chi (uomini soprattutto) ancora ha avuto il coraggio di dire: doveva pensare alle conseguenze, se l’e’ cercata".
"È morta, si e’ uccisa – prosegue Saviano -, perche’ donna in un Paese in cui le donne di sesso non devono parlare, non ne devono scrivere, devono praticarlo con timidezza, di nascosto. E se lo fanno con disinvoltura e ne godono questo e’ sconveniente, peccaminoso". "È la donna a essere oggetto di strali, risatine, gomitate, invettive. Cosi’ e’ stato per T.. Agli uomini l’onore. La donna che si diverte a fare sesso e’ prostituta, l’uomo e’ ‘uno buono’. Tiziana l’ha uccisa non la sua leggerezza, ma la bigotteria italiana".
DA BELEN A SEXY PROF, 20 ANNI DI SCANDALI Il caso piu’ celebre e’ quello del video di Belen, ma prima di lei ci sono stati ‘Forza Chiara da Perugia’ e l’insegnate della scuola pugliese palpeggiata dagli studenti. Il web e’ pieno di video che hanno inciso (e quasi mai positivamente) sulla reputazione delle persone, ma alcuni sono divenuti fenomeni di costume o hanno addirittura segnato un’epoca. Il primo caso documentato e’ talmente vecchio (in termini di eta’ del web) che YouTube nemmeno esisteva. Un ragazzo appena maggiorenne aveva convinto la riottosa fidanzatina quindicenne a farsi riprendere mentre facevano sesso. Poi lei lo aveva lasciato e lui si era vendicato inoltrando il video agli amici. Erano gli albori del ‘revenge porn’, una pratica aberrante che viene alimentata da siti dedicati: fidanzati scaricati che si vendicano mettendo in rete le prodezze hot delle ex. L’incitamento con cui il ragazzo la spronava a lasciarsi andare ("forza Chiara", per l’appunto) divenne il tormentone di quegli anni e in un’epoca in cui i social network erano ancora di la’ da venire il video fu condiviso migliaia di volte su piattaforme peer-to-peer come eMule.
Poi, nel 2007, fu il turno della ‘professoressa hot’. In una scuola superiore di Monteroni (Lecce), la donna veniva palpeggiata dai suoi alunni e il video girato dai ragazzi fece il giro del mondo grazie a Youtube. Sospesa per alcuni mesi dall’insegnamento, la giovane donna patteggio’ una condanna a due anni per atti sessuali con minorenni, evitando il risarcimento alle parti civili, costituite da sei studenti e l’interdizione dai pubblici uffici. Poco dopo, pero’, venne la richiesta di un risarcimento di 250mila euro avanzato dai genitori di uno studente: a loro dire avrebbe tenuto in aula un atteggiamento provocante, presentandosi con abiti succinti e non sottraendosi agli apprezzamenti spinti dei suoi studenti Ma il vero filmato cult e’ quello attribuito a Belen, impegnata in una intensa sessione di sesso con il fidanzato di quando era ancora giovanissima. Tanto giovane da essere forse minorenne, particolare che porto’ all’apertura di un’inchiesta e trascino’ l’ex cosi’ poco discreto in un mare di guai.
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