Le organizzazioni criminali italiane sono riuscite a cogliere e trarre vantaggio dalle opportunità di scambio e di investimento a livello internazionale, derivanti dal processo di globalizzazione.
Nonostante l’emergere di nuove opportunità illecite, il narcotraffico continua a rappresentare un ambito di grande interesse per la criminalità organizzata, data la sua elevata redditività.
E’ quanto emerge dalla relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività e i risultati della Direzione Investigativa Antimafia nel primo e secondo semestre dello scorso anno.
La mafia italiana, in particolare, in questo settore ha sfruttato la presenza dei propri affiliati nei Paesi dove storicamente si coltivano e producono le sostanze stupefacenti, ovvero nei territori esteri divenuti nel tempo snodi cruciali delle rotte del narcotraffico.
Inoltre, con il progredire delle tecnologie informatiche, la rete telematica è divenuta una piattaforma che facilita i contatti e le transazioni finanziarie tra intermediari e fornitori.
Le zone di maggiore interesse per le organizzazioni criminali italiane rimangono quelle sudamericane, specialmente Colombia e Messico, centri primari di produzione di cocaina, così come Argentina, Brasile, Costa Rica, Ecuador, Guyana e Repubblica Dominicana, importanti territori di transito.
Negli ultimi anni, inoltre, una nuova rotta, cruciale per il traffico di droga, sta coinvolgendo sempre più il Sahel e l’Africa occidentale, dove Paesi come Costa d’Avorio, Guinea-Bissau e Ghana emergono come rilevanti basi logistiche.
Anche il settore del gioco d’azzardo illegale, compreso il gaming e betting, ha mostrato come le organizzazioni criminali abbiano saputo capitalizzare le potenzialità offerte dalle tecnologie moderne, ad esempio attraverso la costituzione di società fittizie con sede in paradisi fiscali, non solo per incrementare i guadagni, ma anche per facilitare il riciclaggio di altri capitali illeciti.
Il contrabbando di prodotti energetici, come oli lubrificanti e oli base, rappresenta da tempo un settore di forte interesse per le organizzazioni mafiose, consentendo loro di ottenere significativi profitti grazie alla creazione di un mercato parallelo rispetto a quello legale.
Si tratta prevalentemente di prodotti energetici e carburanti provenienti dall’Europa orientale, successivamente immessi nel mercato nazionale tramite false fatturazioni emesse da società spesso costituite appositamente per questo scopo.